Monza, Biennale Giovani 2015: ecco tutte le novità

La Biennale si sposta nel centro storico e promette di coinvolgere monzesi e non solo uscendo dalle mura espositive e riversandosi nelle piazze e nelle vie della città.
Sarà un’edizione ricca di sorprese e dal format innovativo quella 2015 della Biennale Giovani di Monza. Presentata in occasione della Giornata de contemporaneo, l’esposizione Giunta alla sua sesta edizione, presenterà il lavoro di trenta artisti della nuova generazione provenienti da Italia e resto del mondo all’interno della cornice storica monzese.
La Biennale, nata nel 2005, propone una selezione di artisti, italiani e non, tutti sotto i 35 anni di età, che rappresentano al meglio la scena attuale, operando con diversi media e linguaggi eterogenei.
I neo inaugurati Musei civici di Monza hanno aperto le loro porte alla Biennale ospitando in un allestimento permanente 11 opere, e in una mostra temporanea altre 20 che saranno ammirabili fino alla fine del mese di ottobre. Un’opportunità senza precedenti per ammirare in un contesto storico quale quello del museo nella casa degli umiliati la carrellata artistica che conta opere dagli anni 50 a ogg.
«L’edizione 2015 sarà ricca di novità – ha commentato l’assessor alla Cultura, Francesca Dell’Aquila – Sarà un’occasione per fare il punto con i ciattadini del percorso fino ad oggi intrapreso e che tanto ci soddisfa. La prossima edizione si svolgerà nell’anno di Expo e in serbo abbiamo diverse sorprese, prima tra tutte “il trasferimento” della Biennale dal Serrone della Villa Reale all’Arengario».
La Biennale dunque si sposta nel centro storico e promette di coinvolgere monzesi e non solo uscendo dalle mura espositive e riversandosi nelle piazze e nelle vie della città. Pittura, video, foto ed installazioni: tante le forme d’arte utilizzate per esprimere la fase conteporanea.
La kermesse nel 2015 vedrà coinvolto un pool di critici intenti a selezionare 6 giovani artisti: un format che si ripete ma che ogni edizione cerca al tempo stesso di stupire inserendo elementi di novità, ad esempio aprendosi ad altre culture. Nella prossima edizione, infatti, ogni curatore chiamerà un paese ospite (cinque diversi) per megli entrare nello spirito multinazionale dell’Esposizione universale. La parte del leone, comunque, spetterà sempre all’Italia.
Ed è sempre in sinergia con Expo che il tema di questa sesta edizione verterà sull’energia e la sostenibilità.