Monza-Giana 2-0. Striscioni degli ultras contro i tifosi “del presidente”

Come a Bergamo sei giorni fa a favore dell’Albinoleffe (contro il Monza) così al “Brianteo” oggi a favore del Monza (contro la Giana Erminio): la legge dei grandi numeri non sbaglia mai e dopo tre sconfitte consecutive arriva la sospirata vittoria.
Come a Bergamo sei giorni fa a favore dell’Albinoleffe (contro il Monza) così al “Brianteo” oggi a favore del Monza (contro la Giana Erminio): la legge dei grandi numeri non sbaglia mai e dopo tre sconfitte consecutive arriva la sospirata vittoria.
I biancorossi hanno superato la matricola di Gorgonzola, seguita da circa 200 tifosi, con un classico 2-0 e, oltre a prendere 3 punti, hanno fatto un’iniezione di fiducia per il prosieguo del campionato. Oggi c’è chi ha giocato bene e chi discretamente, ma vogliamo fare una menzione speciale a quattro elementi, di cui tre reduci della scorsa stagione in biancorosso: Briganti, Anghileri, Vita e Margiotta. Una prova che definire generosa e di qualità è troppo poco: i primi tre hanno risposto alla grande al coro iniziale degli ultras (“Tirate fuori i c…”) e il quarto, finalmente schierato dal 1’, ha dimostrato di essere al momento l’attaccante più pericoloso agli ordini di Fulvio Pea. A proposito del tecnico di Casalpusterlengo, va fatta una menzione speciale anche per lui, che stavolta le ha azzeccate tutte, a partire dalla modifica del sistema di gioco, dal 4-4-2 a un 3-4-3 che ha scombussolato i piani del suo avversario Enrico Albè. Si son visti schemi, equilibri, grinta e intelligenza, soprattutto nel finale, quando i padroni di casa sono rimasti in dieci. E i cambi si sono dimostrati giusti.
Insomma, non si è visto il gran bel Monza del secondo tempo di Meda, ma quasi. L’unica nota negativa è la scarsa, per non dire inesistente, vena realizzativa degli attaccanti: è la quinta partita consecutiva che non segnano. La squadra di oggi coi gol “curriculari” di Virdis, Zigoni e Anastasi volerebbe ai piani alti…
Poi c’è un certo Gasbarroni fermo “ai box” e oggi in difesa mancava anche Zullo, convocato ma finito in tribuna con ancora l’occhio pesto per la “battaglia” di gomiti di Bergamo. Al suo posto Pea ha schierato Massoni, mentre a centrocampo ha preferito Anghileri a Foglio e Perini a Burrai e in attacco Anastasi a Virdis.
Nei primi minuti della partita l’attenzione è rivolta alla curva Sud, dove gli ultras dei SAB, reduci da una grigliata organizzata in un bar vicino allo stadio, espongono uno dopo l’altro tre striscioni. I primi due sono riferiti alle difficoltà finanziarie del presidente Anthony Armstrong-Emery venute alla luce anche attraverso le notizie pubblicate dalla nostra testata: “E quindi… chi aveva ragione?” viene mostrato per rinfacciare agli altri tifosi che loro, i SAB, hanno sempre diffidato del “patron” britannico. Con “Prima foto e grigliate, ora lo rinnegate” si attacca apertamente il Monza Club Libertà, che dopo aver idolatrato l’imprenditore “giramondo” ora ne starebbe prendendo le distanze. Il terzo striscione è una dedica a un amico scomparso.
Ad aprire le danze in campo è al 13′ Margiotta che da lontano manda di poco alto. 3’ dopo D’Alessandro atterra Pinto al limite dell’area e viene ammonito per la prima volta. Al 19′ anche Hetemaj si becca il cartellino giallo, per simulazione a seguito di un contrasto con Marotta in area avversaria. Al 20′ Ghislanzoni esce alla disperata dall’area e riesce ad anticipare d’un soffio Margiotta. Sul successivo calcio d’angolo battuto dallo stesso numero 10 biancorosso, però, il più lesto di tutti è Massoni che da due passi insacca. I biancazzurri subiscono il colpo e fanno fatica a servire palloni giocabili alle punte, ben marcate dalla linea a cinque difensiva preparata da Pea. E così al 46′ gli ospiti ci provano da lontano con un calcio di punizione di Sarao che viene parato.
La ripresa vede il Monza con gli esterni d’attacco invertiti. Al 3′ Anghileri verticalizza prontamente per Vita che, giunto sul fondo, effettua un cross in mezzo troppo alto per Anastasi. 1’ dopo Recino cade a terra in area piccola biancorossa dopo un contatto con Briganti, ma l’arbitro lascia proseguire. Al 6′ Margiotta dal limite dell’area costringe Ghislanzoni al colpo di reni per deviare in calcio d’angolo. Al 7′ Vita non approfitta di un’uscita improvvida del portiere ospite non centrando la porta lasciata vuota. All’8′ un colpo di testa di Recino è respinto in corner da Viotti. All’11′ Vita crossa dalla sinistra, Margiotta tocca indietro per Anastasi che sbuccia il pallone. E viene sostituito da Zigoni, la cui prestazione è stata però peggiore. Al 18′ D’Alessandro salva la porta dalla conclusione a colpo sicuro dell’ottimo Crotti. Al 19′ Hetemaj manda di testa alto un cross di Margiotta. Al 21′ Perini lancia in verticale Vita che, a tu per tu con Ghislanzoni, si fa respingere la conclusione in corner. 1’ dopo D’Alessandro viene ancora ammonito, un po’ esageratamente, e quindi gli tocca il cartellino rosso. Pea toglie una punta, Margiotta, e rinforza la fascia sinistra con Foglio. Al 27′ Zigoni regala una palla a Crotti al limite dell’area e il numero 10 biancazzurro scaglia una fucilata sopra la traversa. Al 31′ Vita, scappato per l’ennesima volta in contropiede, si fa respingere da Ghislanzoni una doppia conclusione. Al 38′ un diagonale di Sarao è respinto in tuffo da Viotti. Al 40′ il Monza raddoppia un po’ fortunosamente: Foglio parte sfera al piede in contropiede e, arrivato sul fondo, effettua un tiro-cross che, deviato leggermente da Marotta, uccella Ghislanzoni. La Giana non trova il gol della speranza per poco al 42′: il tiro da fuori di Recino centra in pieno la traversa. Pea sostituisce uno sfinito Anghileri (chi tra lui e Vita avrà strizzato più sudore dalla maglia?) con Franchino e il match viene condotto in porto senza particolari patemi.
I prossimi due incontri in calendario saranno una prova di maturità per i biancorossi: sabato alle 16 il Monza giocherà in casa dell’Unione Venezia, mentre il venerdì successivo alle 20.45 ospiterà il Como nel derby della Brianza (con diretta tv sulla Rai).
In sala stampa non si è presentato nessuno della società di via Ragazzi del ’99, come comunicato in mattinata con le seguenti motivazioni: “L’ Ac Monza Brianza 1912 comunica che a partire da oggi il club osserverà silenzio stampa. La decisione è stata maturata in seguito a quanto apparso in questi giorni su alcuni media, riportanti notizie che possono danneggiare l’immagine del presidente Anthony Armstrong-Emery e destabilizzare l’ambiente biancorosso. Scusandoci quindi con solo alcuni organi di stampa, che hanno dimostrato di voler bene a questa società e a chi quotidianamente ci lavora, fintanto che la proprietà non avrà la possibilità di tutelare personalmente la propria immagine, i tesserati del club biancorosso rimarranno in silenzio stampa, al fine di non alimentare ulteriori strumentalizzazioni, cercando la concentrazione sugli obiettivi prettamente calcistici”.
Spazio allora all’allenatore della Giana, Albè: “Il Monza ci ha sorpreso col 3-4-3 mettendoci in difficoltà. I miei sembravano svagati, distratti, sempre in ritardo sulla palla. In particolare nel primo tempo il Monza ha giocato con grande intensità, forse spaventandoci: negli spogliatoi eravamo vogliosi di giocare questa partita e invece i miei hanno mostrato di essere un po’ fragili caratterialmente. Noi siamo comunque una buona squadra, ma il Monza ha Vita, che è un giocatore straordinario che merita categorie superiori, e Margiotta e Anastasi, che hanno fatto un grande pressing. Col 2-0 si è chiusa la partita. Il campionato del Monza? I giocatori per fare un torneo di vertice ci sono, lo stadio anche, e pure il pubblico. Il campionato della Giana? La società è sana, ha un presidente straordinario: speriamo di restare in categoria. Quello di oggi un derby? Quando la Giana avrà giocato tre o quattro volte col Monza allora potremo dire che si tratta di un derby”.
MONZA BRIANZA-GIANA ERMINIO 2-0 (1-0)
MONZA BRIANZA (3-4-3): Viotti; Beduschi, Briganti, Massoni; D’Alessandro, Hetemaj, Perini, Anghileri (43′ s.t. Franchino); Vita, Anastasi (14′ s.t. Zigoni), Margiotta (23′ s.t. Foglio). A disp.: Chimini, Burrai, Radrezza, Virdis. All.: Pea.
GIANA ERMINIO (4-3-3): Ghislanzoni; Perico, Bonalumi (33′ s.t. Di Lauri), Montesano, Augello (1′ s.t. Solerio); Marotta, Biraghi, Pinto (35′ s.t. Spiranelli); Recino, Sarao, Crotti. A disp.: Sanchez, Sosio, Cannistrà, Rossini. All.: Albè.
ARBITRO: Panarese di Lecce.
MARCATORI: 21′ p.t. Massoni, 40’ s.t. Foglio.
NOTE: calci d’angolo 14-5; ammoniti Hetemaj, Viotti, Augello e Perico; espulso al 22’ s.t. D’Alessandro per somma di ammonizioni; recupero 2′ e 4′; spettatori paganti circa 500 per un incasso di circa 7500 euro, abbonati circa 1100 (quota abbonati non comunicata).