Monza, le opere di Antonio Fumagalli al mimumo

Monza come New York. Se oltreoceano si può ammirare il Moma, il capoluogo brianzolo “ospita” il mimumo MICROMUSEOMONZA. Un museo da Guinnes dei primati: 2,29 metri quadrati di superficie, aperto 365 giorni all’anno, ventiquattro ore su 24. Sito al piano terra della Casa della Luna Rossa via Lambro 1, la cornice è delle più suggestive essendo una delle abitazioni è antiche di Monza, che dal ‘300 è affacciata in vicinanze sulla centralissima piazza Duomo.

L’idea del mimumo è di Luca Acquati (la proprietà) architetto: ”Vogliamo dare una vetrina ai giovani e meno giovani TALENTI esponendo opere, installazioni, video d’artista e tutti i linguaggi dell’arte conosciuti e … sconosciuti, solamente per 1 settimana” e di Felice Terrabuio, architetto con streetartpiu, Associazione che valorizza giovani talenti.

Dal 16 al 22 ottobre il mimuno ospita Antonio Fumagalli, artista autodidatta che affianca all’attività creativa l’insegnamento e la professione. Laureato in architettura, da sempre cerca di conciliare le tre attività proponendo un’interazione, o contaminazione, tra i tre ambiti, che gli ha permesso di sperimentare e successivamente creare un approccio all’arte e uno stile personale che ha come tratto distintivo l’uso di un materiale antichissimo ma assolutamente innovativo in campo artistico: la pelle. Ha iniziato a creare con i materiali più svariati. Materiali nobili o meno nobili: dalle tempere all’olio allo smalto, direttamente su tavola di legno, invece che su tela, fino ad una tecnica mista che fonde vernice, traspirante, smalto, carboncino, plastica e vetro. Poi l’artista ha conosciuto la pelle e ne ha scoperto le enormi potenzialità creative. Dal 2010 tutte le sue opere sono interamente in pelle. Pelle tagliata, cucita e lavorata a mano su vari supporti. Le sue opere sono state esposte in Italia e all’estero. E’ tra gli artisti in permanenza presso la Weart Gallery di Uboldo, Saronno (Va).