
Dopo anni di sosta selvaggia, l’amministrazione ha deciso di regolamentare l’ingresso per non penalizzare le attività commerciali. A pochi metri però il posteggio di porta Monza è poco sfruttato
Mi chiedo quante siano le regge in Italia o nel Mondo dove è possibile parcheggiare la macchina nell’avancorte. Non so se a Versailles o a Schonbrunn sia possibile farlo. Non credo, ma in fondo non mi interessa nemmeno troppo saperlo. Ciò che so, invece, è che a Monza si può fare. Da sempre, o da che io rammenti, il cortile della reggia appena restaurata viene sfruttato come parcheggio. E’ accaduto sotto l’ex giunta di centro destra targata Marco Mariani, sotto quella di centro sinistra di Michele Faglia, con i leghisti della prima ora guidati da Aldo Moltifiori e sotto le amministrazioni Dc, Psi o Pri succedutesi alla guida della città fino allo scoppio di tangentopoli. Anni, sindaci e assessori alla Viabilità sempre diversi, ma con un minimo comune denominatore: parcheggio in Villa gratis per tutti.
In alcune circostanze, come è accaduto durante la giunta Mariani, l’amministrazione ha cercato di arginare l’onda. Ma come sovente accade, non appena i riflettori dei media si sono spostati su di un altro soggetto, le auto sono ricomparse nel giro di pochi giorni. Auto che, al pari dell’abbandono decennale in cui l’ex reggia sabauda era stata abbandonata, hanno contribuito a restituire un’immagine di degrado e confusione. In fondo Villa Reale, anche se ridotta male, è sempre stata un monumento di grande valore, un bene artistico e architettonico prezioso, un pezzo di storia locale, ma anche d’Italia. Coi suoi antichi fasti, la nobilita perduta, i ricevimenti, le leggende e i tanti tesori abbandonati è stata per decenni motivo di recriminazione e orgoglio. Bella. Di più: bellissima, ma trascurata, saccheggiata e vandalizzata.
Oggi non è più così. Oggi le cose sono cambiate.Villa Reale è tornata ai suoi antichi splendori, ma le macchine ci sono sempre e, almeno secondo chi scrive, continuano a trasmettere un senso di trasandatezza. Le macchine non possono parcheggiare all’ombra del Duomo e dell’Arengario, ma sotto la Villa sì. Come se fosse un monumento di serie B. Attenzione, però. La Villa è tornata a splendere grazie a un appalto dalla forte vocazione commerciale. Infatti, al suo interno sta muovendo i primi passi un ristorante e quindi è stato deciso di regolamentare l’ingresso delle vetture. Di giorno divieto di sosta per tutti, tranne per chi ci lavora. Di sera, per agevolare i clienti del locale, è consentito un ingresso contingentato: 25 – 30 vetture al massimo.
Insomma, sempre meglio della sosta selvaggia degli anni passati. Su questo non c’è dubbio. Tuttavia, se Monza, Villa Reale e tutti i suoi tesori vogliono veramente fare un salto di qualità in vista di Expo, forse sarebbe il caso di levarsi di dosso certi provincialismi come, per esempio, arrivare con la macchina fin sotto il ristorante o l’ufficio.
In fin dei conti a pochi metri è stato appena sistemato il parcheggio di porta Monza.