Moschea al Villaggio Snia? È polemica, ma il comune minimizza

2 ottobre 2014 | 09:28
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Moschea al Villaggio Snia? È polemica, ma il comune minimizza

Si tratta di un “un progetto culturale innovativo, sul modello di analoghe esperienze diffuse nel nord Europa e già presenti in alcune città pilota italiane”.

Moschea non è il termine corretto. Si tratta di un “un progetto culturale innovativo, sul modello di analoghe esperienze diffuse nel nord Europa e già presenti in alcune città pilota italiane”, con queste parole il comune di Cesano Maderno vuole fare chiarezza circa le voci sulle attività della nuova associazione al Villaggio Snia .

Quando alcuni cittadini nel web hanno chiesto cosa stesse accadendo nei locali di via Udine 21, si è scatenato il tam tam sui social network per cercare di capire meglio le attività di questa associazione. Diversi i post apparsi nel gruppo “Quelli della Snia” che parlano di un continuo via vai di stranieri e di preghiere. Qualcuno ne fa una questione religiosa, altri invece criticano semplicemente la collocazione e propongono di farla in centro città, altri ancora più ragionevoli invitano a mantenere la calma.

Intanto la Lega Nord non perde tempo e ha già annunciato la volontà di raccogliere le firme di quelli che dico “no”. Marina Romanò, ex sindaco in quota Lega, ha lanciato un post su facebook per un banchetto al Villaggio Snia “Domenica 5 ottobre gazebo per raccolta firme contro l’insediamento del luogo di aggregazione culturale islamico detto comunemente moschea”

La polemica è montata a tal punto che il comune ha diffuso un comunicato per fare chiarezza: “è necessario precisare che non esiste alcuna delibera di Giunta o di Consiglio, nessun atto o percorso amministrativo, e nessuna dichiarazione di questa amministrazione o di questa maggioranza, che abbia come oggetto la realizzazione di una “moschea”. Al contrario è utile ricordare che il Piano dei Servizi contenuto all’interno del PGT e approvato in Consiglio lo scorso mese di febbraio prevede – tra i vari ambiti di trasformazione che coinvolgono il Villaggio Snia – il possibile insediamento di un progetto culturale”.

Inoltre il comune si è mosso anche con i proprietari dei locali: “Ad ulteriore conferma dei propositi di questa amministrazione in data odierna abbiamo inviato all’Immobiliare proprietaria dell’edificio che conteneva i locali destinata alla banca, e oggi affittati parzialmente ad un’associazione, la diffida ad utilizzare in modo diverso all’uso consentito dalle disposizioni Comunali i locali ad essi affidati. Inoltre alla Polizia Locale è stato impartito il compito di far rispettare il provvedimento emesso”.
Foto archivio, comune di Cesano Maderno