Premio Lissone 2014, chi vince è la cultura

Sono stati cinque i vincitori del Premio Lissone 2014. Un’occasione per incentivare e ridare energia all’arte.
La consegna del Premio Lissone 2014 ha portato un gruppo numeroso e interessato di appassionati ad affollare il Museo di Arte Contemporanea di Lissone nel tardo pomeriggio di sabato 25 ottobre.
Cinque artisti premiati, ma una sola vincitrice, l’Arte: «Rimango sempre perplessa quando sento parlare di premi nell’arte – ha dichiarato il sindaco, Concettina Monguzzi -: assegnarli è un compito difficilissimo. Non mi piace parlare di competizione tra artisti». «Sono stati premiati degli artisti, ma i meritevoli sono molti – ha ribadito Alberto Zanchetta, direttore artistico del MAC -. La discussione della giuria è stata fertile e vivace: era molto difficile scegliere, non solo perché le opere erano molto diverse tra loro, ma soprattutto perché la qualità era alta. In ogni caso – sottolinea – questo Premio non è, e non vuole essere, una graduatoria».
Oltre 170 giovani artisti under 35, italiani e non, hanno partecipato al Premio. I finalisti sono stati 27: ed è fra costoro che il Comitato di selezione e la Giuria hanno scelto un vincitore, assegnando infine il Gran premio per la pittura di 5mila euro a Davide Mancini Zanchi, 28 anni. Il Premio della critica è andato ad Angelo Sarleti, e la menzione d’onore è stata assegnata a Bruno Marrapodi, premiato con una grafica di Adami. Il Premio acquisto del Mac è stato invece conferito ad Alessandro Gioiello e a Marco Bongiorni.
«Gli obiettivi del Premio sono validi oggi come lo erano alle origini – ha sostenuto il primo cittadino, ricordando lo spirito con cui il Premio è nato, negli anni ’50 -. Si tratta di creare un confronto, un dialogo, delle sinergie. D’altra parte oggi c’è lo stesso bisogno di ripartire di allora». «Mi sembra che questa sia una risposta all’accusa che vuole morti i luoghi di cultura – ha commentato l’assessore alla Cultura Elio Talarico -. La cultura innalza il patrimonio cognitivo, e dunque il prestigio, di un luogo e di una comunità».
Le opere dei finalisti resteranno in esposizione al MAC fino al 30 novembre.