Calcio Monza: Armstrong PROMETTE i soldi, Macalli tuona

8 novembre 2014 | 16:27
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Calcio Monza: Armstrong PROMETTE i soldi, Macalli tuona

COLPO DI SCENA in casa dell’Ac Monza Brianza 1912: il presidente Anthony Armstrong-Emery si è fatto vivo dagli Emirati Arabi Uniti chiedendo tre giorni in più di tempo per far arrivare in città i soldi richiesti per evitare il fallimento del club.

Colpo di scena in casa dell’Associazione calcio Monza Brianza 1912: il presidente Anthony Armstrong-Emery si è fatto vivo da Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, dove si è rifugiato da diverse settimane, chiedendo tre giorni in più di tempo per far arrivare in città i soldi richiesti per evitare il fallimento del club biancorosso.

A dire il vero lui ne invierebbe circa la metà, ma potrebbero bastare a convincere chi di dovere a dargli un’altra possibilità.
Giovedì 30 ottobre il Consiglio d’amministrazione dell’Ac Monza Brianza ha verbalizzato, tra le altre cose, un rinvio di undici giorni, cioè fino alla successiva riunione del Cda, riguardo alla decisione di portare i libri della società in Tribunale. Ai soci, ossia a LuckySeven, il cui unico proprietario è l’imprenditore britannico, è stata data dal Collegio sindacale incaricato della revisione legale dei conti una sorta di ultimatum: “per consentire la continuità aziendale c’è bisogno di un milione e mezzo di euro” è suppergiù quello che è stato scritto. Dunque, o i soldi arriveranno entro dopodomani o il giorno successivo l’amministratore delegato Maurizio Prada sarà costretto a portare i libri in Tribunale. Il presidente, però, dopo giorni di silenzio avrebbe contattato ieri un dirigente biancorosso chiedendo tempo fino a giovedì prossimo e promettendo un bonifico di 700mila euro. Non sappiamo cosa decideranno dopodomani alla riunione del Cda, che non è rinviabile, ma la sensazione è che la discussione si protrarrà così tanto da dover interrompere la riunione a una certa ora aggiornandola al giovedì successivo…

stadio-brianteo-tribuna-trapattoni-prada-mbSe “AAE” riuscirà a vincere questa battaglia si procederà, salvo ulteriori colpi di scena, a pagare gli stipendi di settembre (e forse ottobre) e a saldare i debiti con diversi fornitori, anche perché in caso contrario alcuni di questi presenterebbero istanza di fallimento. Se invece si riterrà insufficiente la somma di denaro, o naturalmente se lo stesso non dovesse mai arrivare a destinazione, Prada chiederà l’esercizio provvisorio, forte del fatto che sono pronti a trattare coi curatori fallimentari degli aspiranti compratori dell’ultracentenaria società brianzola. In prima fila c’è il grande imprenditore veneto che, alleato a un immobiliarista lombardo, sarebbe ancora oggi disposto, se Armstrong-Emery mettesse in vendita il club, a rilevarlo per un euro con tutti i debiti (si parla di circa 2 milioni e 200mila euro).

calcio-monza-monzello-allenamentoLa certezza che hanno tutti è che adesso il tempo stringe. L’altroieri i calciatori del Monza, come preannunciato, hanno messo in mora la società in seguito al mancato pagamento degli ultimi stipendi. Se non verrà ritirata, fra 40 giorni saranno svincolati. “Desideriamo precisare – hanno comunicato attraverso il sito internet dell’Associazione italiana calciatori – di aver dimostrato concretamente l’attaccamento ed il senso di responsabilità verso la nostra società, rinunciando allo stipendio di agosto con grande sacrificio per le nostre famiglie; grazie a tale gesto abbiamo evitato di incorrere in penalizzazioni. L’invio delle lettere di messa in mora, concordato in data odierna con l’Associazione italiana calciatori, costituisce la giusta tutela dei nostri diritti e speriamo possa sensibilizzare le istituzioni cittadine e sportive in merito alla situazione di attuale incertezza. Ci auguriamo anche che l’azione oggi intrapresa non venga strumentalizzata per finalità che non ci appartengono. Il nostro impegno, la nostra professionalità, lo spirito di gruppo e la serietà nello svolgere il nostro lavoro non verranno mai meno!”.

pallone-calcioA proposito della rinuncia agli stipendi di agosto e della messa in mora il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, da noi interpellato, ha usato parole dure: “Quello che sta succedendo a Monza potrebbe essere non solo una questione sportiva, ma di altro tipo. Non so fino a che punto uno possa rinunciare di sua spontanea volontà a uno stipendio. Tra l’altro non mi sembra che siano lavoratori che rinuncino ai soldi tanto facilmente visto che a distanza di breve tempo hanno messo in mora la società, comportandosi di fatto in maniera antitetica”.

Il Monza rischia una penalizzazione? “C’è la Commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche che si sta occupando del caso. Se rileverà qualcosa di irregolare procederà col deferimento”.
Se si verificano queste cose significa che la riforma dei campionato non ha funzionato? “No, queste sono cose che possono capitare. Quando hanno iniziato la stagione evidentemente a Monza non avevano problematiche finanziarie e puntavano a un campionato di vertice”.
Già, il campionato… Domani vedremo come reagirà la squadra di fronte alle vicissitudini di questa settimana. Alle ore 16 i biancorossi scenderanno in campo allo stadio “Giovanni Zini” ospiti della Cremonese.