Caso Houda Emma: la madre incontra l’ex grazie alle Iene

17 novembre 2014 | 00:01
Share0
Caso Houda Emma: la madre incontra l’ex grazie alle Iene

Il caso della piccola Houda Emma torna alla trasmissione le Iene, che sono riuscite a far rincontrare la madre Alice con l’ex marito. Purtroppo la bambina non è tornata in Italia. Ma Alice si dice ottimista.

Il caso della piccola Houda Emma torna alla trasmissione le Iene, che sono riuscite a far rincontrare la madre Alice con l’ex marito. Purtroppo la bambina non è tornata in Italia. Ma Alice si dice ottimista.

E’ volata fino in Turchia circa un mese fa al confine con la Siria, Alice Rossini, la mamma di Velasca a cui il 18 dicembre 2011 l’ex marito, Mohammed Kharat, ha portato via la figlia, riportandola nel suo paese d’origine, la Siria. Esattamente un’anno fa sempre le Iene avevano incontrato l’uomo al confine con la Siria e avevano cercato di convincerlo a riportare a casa, a Vimercate, la piccola.

Questa volta le Iene sono riuscite a portare anche Alice e a farla incontrare con l’ex marito. L’uomo ha parlato con Alice, le ha fatto vedere un video della piccola e l’ha fatta anche parlare al telefono con la piccola.

Sembrava anche disponibile a riportarla in Italia: in cambio voleva che tutte le accuse nei suoi confronti fossero ritirate in modo da poter tornare in Italia senza finire in carcere. Al mediatore che ha seguito passo a passo Alice, l’uomo però aveva anche chiesto 300mila euro per riportare la piccola in Italia. Una richiesta molto simile ad un riscatto che il mediatore ha subito respinto.

Dopo aver salutato l’ex moglie con la promessa di riportare il giorno seguente la bimba, non si è fatto più vedere ed ha solo chiamato per dire che non sarebbe più venuto.

“La piccola sta bene grazie anche le donne della famiglia che vivono con Mohammed, ma vederla in Siria in mezzo alle bombe che cadono non mi lascia tranquilla – afferma Alice Rossini – oltre all’aiuto delle Iene, la mediazione e il lavoro per riportare a casa Houda sta continuando grazie all’importante azione di uno studio legale di Torino che sta seguendo la vicenda. Sono ottimista, credo che nei prossimi mesi si possa avere qualche novità. Credo anche che gli organi competenti hanno ora tutte le basi per muoversi”.