Desio in numeri: ecco lo studio dell’Unione Artigiani

19 novembre 2014 | 10:40
Share0
Desio in numeri: ecco lo studio dell’Unione Artigiani

L’Unione Artigiani di Monza e Brianza definisce Desio «una città “artigiana” che continua a crescere»: ecco i dati.

In occasione del restyling della sede di Desio, dove da qualche mese viene ospitato anche il progetto Mind – Mettiamo Insieme i Nostri Destini, l’Unione Artigiani Monza e Brianza ha diffuso dei dati con lo scopo di fotografare l’essenza della città che diede i natali a Papa Pio XI (Achille Ratti) e che ospita uno degli ospedali più importanti della zona.

Con 41.530 abitanti, Desio si conferma una delle città più popolose della Brianza. E in crescita: del +1,28% rispetto ai dati Istat del 2011 (40.997 abitanti) e del +13,15% rispetto al censimento del 2001 (35.069 abitanti). Il saldo demografico naturale (nati-morti) registrato nel 2013 ha visto un positivo +114, mentre il saldo migratorio ha fatto registrare un +479 rispetto all’anno precedente, portando la popolazione straniera residente a 3.874 unità (9,3%). E tutti gli abitanti, ovviamente, consumano e producono rifiuti1,1 chilogrammi pro capite al giorno (Arpa 2012), con una raccolta differenziata che si attesta al 59,9%. Molti di loro, poi, possiedono un’automobile: con 32.911 automobili, secondo dati Aci 2013, si tocca la quota di 79,4 macchine ogni 100 abitanti, che possono contare su 11 impianti di erogazione di carburante.

Importante, per una città a forte vocazione imprenditoriale come Desio, la presenza di imprese artigiane1.173, pari al 36,4% del totale delle aziende che hanno sede a Desio (3.222, secondo il Registro imprese a giugno 2014), e al 5,1% di tutte le ditte artigiane della Brianza. E che nessuno sottovaluti le micro-imprese (sotto i 9 dipendenti): a Desio danno lavoro a 5.844 persone, pari al 47,7% degli occupati in città (12249). Le imprese artigiane sono seguite, in importanza, dal commercio (823 ditte, ovvero il 25,5%) e dalle manifatture (402 aziende, il 12,5%). 333 le imprese con titolare straniero, pari al 10,3% del totale, 541 quelle che hanno al vertice una donna (16,8%) e 355 quelle guidate da un giovane sotto i 35 anni (11,02%). Solo 24 le imprese agricole, che occupano una superficie di 228,63 ettari e vantano 410 capi di bestiame.

Di spicco la realtà creditizia desiana immortalata dalla Banca d’Italia nel 2013: i 18 sportelli bancari cittadini custodiscono 985,295 migliaia di euro e ne impiegano 1.192,353. Il reddito imponibile medio si attesta a 21.752 euro. Ma Desio non è solo imprenditoria e profitto: anche l’impegno nel volontariato è importante. Sono infatti 156 le unità locali no profit, che occupano in tutto 3.435 lavoratori (300 dipendenti e 2.118 volontari). Solo 6, invece, le strutture ricettive, soprattutto in vista di Expo 2015: sono infatti appena 305 i posti letto disponibili.
«Questi dati riassumono Desio – commenta il segretario generale dell’Unione Artigiani di Monza e Brianza, Marco Accornero -, e confermano la bontà della scelta di questa città per ospitare uno dei nostri uffici territoriali, recentemente rilanciato. Proprio a questo proposito mi piace sottolineare l’ospitalità che diamo al progetto Mind, una iniziativa nata proprio qui e che si sta diffondendo in Brianza. L’idea è quella di creare un sistema coeso tra pubblica amministrazione, società civile e mondo delle imprese volto a creare opportunità di lavoro, supportare iniziative di auto imprenditorialità, sinergie di sistema a favore di gran numero di persone ancora senza lavoro che con grande urgenza si devono reinventare un futuro diverso. Anche la nostra associazione – conclude Accornero – ha voluto aderire al partenariato operativo di questo Progetto, anzi abbiamo offerto la sede di via Pozzo Antico 60, con il desiderio di creare una forza d’insieme capace di aiutare in contesto sociale dove operiamo».
G.S.