Monza, allerta Lambro: dopo la paura si passa alla conta dei danni

14 novembre 2014 | 16:37
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Monza, allerta Lambro: dopo la paura si passa alla conta dei danni

Strade e cantine sott’acqua sembrano oggi un brutto, ma non lontano, ricordo: stamattina la città pare essersi svegliata con un volto di “normalità”.

A Monza la situazione di emergenza è cessata. La furia del Lambro oggi non fa più paura e ora non resta che fare la conta dei danni. Strade allagate e cantine sott’acqua sembrano oggi un brutto, ma non lontano,  ricordo: stamattina la città pare essersi svegliata con un volto di “normalità”, complice anche la tregua concessa dal maltempo.

La Protezione civile, pur continuando a monitorare il fiume, ha fatto rientrare lo stato di allerta dopo la visione dei livelli idrometrici in calo. I maggiori danni si sono registrati nella zona delle Grazie vecchie all’incrocio con via Cantore per il quale però il comune prevede di trovare quanto prima una soluzione.

“Stiamo prendendo accordi con gli enti competenti e abbiamo un progetto in cantiere da un milione di euro. Si tratta però di un grosso intervento per il quale è richiesto un ingente impiego di verifiche ingegneristiche”, ha spiegato l’assessore alla Sicurezza del comune di Monza, Paolo Confalonieri.

Alle ore 16 di mercoledì scorso il Comune di Monza, visto il livello di criticità elevato, ha allestito l’Unità di Crisi Locale per la gestione della situazione in tempo reale. “Quando abbiamo visto che i livelli crescevano in modo vertiginoso abbiamo subito attivato la macchina dei soccorsi. Una crescita eccezzionale – ha spiegato l’assessore –  il corso del Lambro si è ingrossato di 10 cm ogni dieci minuti circa. A Monza fortunatamente non si sono registrati grossi danni. La macchina organizzativa è stata pronta ed efficiente” ha commentato.  52 volontari della Protezione civile, circa 30 agenti, e operatori vari: tutti operativi fino al mattino seguente. Una grande sforzo che ha permesso di fronteggiare l’emergenza.

Per domani è prevista ancora pioggia. Per ora nessun allarme, ma non c’è da stare tranquilli vista l’enorme quantità d’acqua caduta finora che ha colmato tutti i bacini idrici a nord di Monza.

Sulla questione “tempistiche” c’è però chi non la pensa  allo stesso modo. Dopo la grande paura infatti è montata la grande arrabbiatura. La gestione dell’emergenza Lambro da parte dell’amministrazione comunale ha scatenato, infatti, una dura polemica fra la giunta targata centro sinistra e alcuni consiglieri d’opposizione. In particolare, Martina Sassoli, ex assessore provinciale ed esponente di Forza Italia. Sul banco degli imputati sono finiti i (presunti) ritardi con cui sarebbe stata gestita l’emergenza e un sms che sarebbe stato mandato alle 16,40 per avvisare i monzesi abbonati al servizio di messaggistica che il Lambro stava rompendo gli argini. “Un po’ in ritardo – ha commentato il consigliere Sassoli  -. A quell’ora il fiume aveva già rotto gli argini in alcuni punti e mi immagino un monzese che magari a quell’ora si trovava a Milano per lavoro cosa possa avere pensato”. Oltre alle critiche mosse dal consigliere Sassoli, su Facebook diversi cittadini hanno sfogato la loro frustrazione con dei post di fuoco. In molti si sono chiesti come sia possibile che nonostante il passare degli anni, non si riesca a venire a capo di un problema (l’esondazione del Lambro) che è costato migliaia di euro e anche qualche vita umana.

Il meteo per il fine settimana non promette nulla di buono, soprattuto nelle giornate di sabato e domenica. “Teniamo costantemente monitorata la situazione e siamo pronti ad entrare in azione là dove si verificasse uno stato di allerta. Siamo dotati di tutta la strumentazione necessaria: dai meteo-radar per la piovosità alle stazione idrometriche. In caso di necessità la macchina comunale è di nuovo pronta ad operarsi” ha concluso Confalonieri.