Monza, i patronati scendono in piazza contro i tagli del Governo

14 novembre 2014 | 17:26
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Monza, i patronati scendono in piazza contro i tagli del Governo

Mobilitazione nazionale e locale dei Patronati d’Italia per chiedere a Governo e Parlamento la modifica della proposta di taglio ai fondi contenuta nella legge di Stabilità.

E’ fissato per sabato 15 novembre in piazza Roma a Monza, l’appuntamento di protesta dei Patronati brianzoli contro il taglio ai fondi contemplato nella legge di stabilità in approvazione. A partire dalle 9.30 fino alle 12.30, gli operatori di Inas Cisl, Inca Cgil, Ital Uil e Acli spiegheranno i motivi della loro protesta e illustreranno in cosa consiste l’attività dei Patronati.

Una mobilitazione che si svolgerà non solo a Monza, ma che coinvolgerà le maggiori piazze d’Italia, indetta dai Patronati italiani (ACLI, INAS, INCA, ITAL). Le motivazioni che hanno spinto ad una manifestazione nazionale sono da ricercare nel taglio ai fondi previsto dalla legge di Stabilità, che se approvati metteranno innanzitutto a rischio il 70% del personale e non permetteranno più di garantire l’unico sistema di welfare gratuito a favore di pensionati, disoccupati, lavoratori, cittadini stranieri e italiani all’estero.

Parlando di numeri, i finanziamenti mancanti saranno di 150 milioni di euro con una riduzione del 35% dell’aliquota previdenziale destinati a questi istituti. Oggi lo 0,226% dei contributi sociali versati da circa 21 milioni di lavoratori assicura a oltre 50 milioni di persone la possibilità di usufruire dei servizi gratuiti dei Patronati. Per svolgere lo stesso lavoro, la Pubblica Amministrazione dovrebbe aprire e gestire circa 6.000 nuovi uffici permanenti e aumentare gli organici di oltre 5.000 persone. Il costo complessivo per la Pubblica Amministrazione (INPS, INAIL e Ministero dell’Interno) sarebbe di 657 milioni di euro.

E’ stata indetta inoltre una petizione “No ai tagli ai Patronati” a partire dal 29 ottobre scorso presso le sedi di tutti i patronati, dove cittadine e cittadini possono firmare per chiedere al governo modifiche della norma. Verranno infine organizzati presidi territoriali davanti alle sedi dell’INPS, dell’INAIL e delle Prefetture che accompagneranno la discussione parlamentare sulla legge di Stabilità.