Ponti e Scanagatti in trincea per difendere l’autonomia scolastica brianzola

Nuovo incontro a MIlano per evitare l’accorpamento del Provveditorato locale. Ponti: “I dati dicono che la fusione delle sedi di Milano e Monza assorbirebbe il 40% della realtà scolastica regionale”
Scanagatti e Ponti in trincea per difendere l’autonomia scolastica brianzola. Giovedi nell’ufficio scolastico provinciale di Milano si è svolto l’incontro tra il presidente della Provincia, Gigi Ponti, il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, e Delia Campanelli, da poche settimane al vertice del Provveditorato Lombardo. Scopo dell’incontro, salvare l’ufficio scolastico territoriale di Monza e Brianza che dovrebbe essere sacrificato sull’altare della spending review.
Il destino prevede un accorpamento a Milano che, dicono gli esperti, toglierebbe un punto di riferimento per le 670 strutture formative pubbliche e private del territorio, che coinvolgono circa 130.000 studenti nella fascia compresa fra i tre ed i diciannove anni. “La nostra richiesta di autonomia non è una battaglia di bandiera – ha detto Ponti – ma il riconoscimento della articolata realtà scolastica lombarda.
Per questo siamo andati al cuore del problema, chiedendo che l’Ufficio scolastico regionale solleciti al Ministero l’attribuzione dei codici identificativi alle nostre scuole, quale reale presupposto di autonomia. Su questo ho ottenuto l’impegno del Provveditore per una lettera di sollecito a Roma. I dati stessi dimostrano che la fusione delle sedi di Milano e Monza assorbirebbe il 40% della realtà scolastica regionale”.
Aggiunge Scanagatti: “Le nuove Province devono sostenere i comuni nella gestione dei servizi su area vasta. Come ha anche ribadito il premier Renzi, quella scolastica è e sarà una delle funzioni fondamentali di cui i nuovi enti di secondo livello dovranno occuparsi. Data la mole di istituti e studenti è più che naturale che Monza e la Brianza abbiano una propria autonomia”.