Promossa la lezione in piazza: 3000 firme raccolte per l’Isa di Monza

25 novembre 2014 | 08:05
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Promossa la lezione in piazza: 3000 firme raccolte per l’Isa di Monza

La ristrutturazione della Ex Borsa e a breve un incontro con la commissione cultura del Pirellone. Risultati ottenuti sabato dagli studenti e dai professori che hanno manifestato in piazza Trento Trieste per rimettere i riflettori sull’Isa.

La ristrutturazione della Ex Borsa come priorità regionale e a breve un incontro con la commissione cultura del Pirellone. Questi i due risultati ottenuti sabato dagli studenti e dai professori che hanno manifestato sabato in piazza Trento e Trieste a Monza per rimettere i riflettori sull’Isa, detto anche Liceo artistico Nanni Valentini. Mentre un tavolo istituzionale con una delegazione di studenti, genitori e docenti, accompagnati dal preside Guido Soroldoni, è stata ricevuta in sala giunta dall’assessore Rosario Montalbano con i consiglieri regionali Barzaghi e Corbetta, mentre per la Provincia era presente Domenico Guerriero, in piazza molti studenti dimostravamo cosa sono in grado di fare coloro che frequentano questo istituto. Cose belle, che sono state vendute arrivando a raccogliere 1.200 destinate alla scuola.

Da una parte il preside ha consegnato una lista della spesa con gli interventi più urgenti da fare all’Isa, dal rifacimento bagni, ascensori, rimozione barriere architettoniche, imbiancatura, disostruzione dei tombini del cortile e soprattutto l’intervento al tetto per evitare che ad ogni pioggia la scuola diventi un lago e che possa, prima o poi, cadere sulla testa di qualcuno; dall’altra parte venivano raccolte in pizza oltre 3000 firme, una petizione diretta a Maroni, Ponti e Scanagatti, perché l’Isa è un “problema” di tutti.

La scuola è da anni sostenuta economicamente dal solo contributo volontario delle famiglie degli alunni e dalle iniziative di autofinanziamento portate avanti da alunni, professori e dal comitato genitori, in quanto non può comprare nulla perché gli acquisti spettano alla Provincia per le superiori, ma l’istituto della Villa Reale, di proprietà di Comune e Regione non è mai passato alla competenza della Provincia che perciò non può occuparsene. La scuola è stata per anni tagliata fuori da qualsiasi forma di finanziamento, da qualsiasi forma di bando.

Oggi dal preside agli studenti si vuole arrivare ad una soluzione, che pare non essere più l’allontanamento della scuola dalla attuale storica sede.