Dentro l’incontro, ecco quello che è successo tra Renzi e sindacati

7 novembre 2014 | 11:14
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Dentro l’incontro, ecco quello che è successo tra Renzi e sindacati

La foto è eloquente. Problemi gravi, centinaia di posti di lavoro a rischio ma il clima che si respirava nel faccia a faccia tra il premier Matteo Renzi e la delegazione di sindacati della Fiom Cgil è stato disteso e di dialogo.

La foto è eloquente. Problemi gravi, centinaia di posti di lavoro a rischio ma il clima che si respirava nel faccia a faccia tra il premier Matteo Renzi e la delegazione di sindacati della Fiom Cgil è stato disteso e di dialogo.

Una foto “rubata” di quell’incontro a porte chiuse aiuta a capire che strada il Governo potrebbe aver intenzione di intraprendere per “salvare” non solo i posti di lavoro, ma il futuro di un intero territorio: la Brianza. La ex Silincon Valley nostrana conta ormai centinaia di lavoratori in cassa integrazione. E non solo il comparto tecnologico soffre una crisi che sembra inarrestabile.

“Se non creiamo posti di lavoro nel settore Hi-Tech non saremo più credibili come Paese” – ha dichiarato il Premier che guardando all’Europa ha aggiunto:  “Non ho mai detto che Bruxelles è un covo di burocrati. Ma lo hanno detto loro e se non vogliono esserlo, Bruxelles liberi le risorse per l’innovazione, le liberi dal computo e dalle catene del patto di stabilità, consenti di investire”.

Se da una parte quindi ha schivato i 500 lavoratori che lo aspettavano con tanto di lancio di uova, dall’altra parte ha accettato via twitter l’invito a parlare con la delegazione della Fiom, Fim e Uilm a margine della visita di ieri all’Alcatel-Lucent.

“E’ stato un incontro breve, ma tanto è bastato per illustrare la grave situazione a Matteo Renzi” – ha dichiarato Angela Mondellini , segretario Fiom Cgil Mb. Ecco il video con le sue dichiarazioni:

“Con questa visita abbiamo voluto far vedere al Premier – spiega in serata l’onorevole Roberto Rampi (Pd) – che a Vimercate la politica di sviluppo economico e industriale è stata portata avanti con percorso condiviso tra l’amministrazione comunale e le azienda. Abbiamo fatto in modo che Alcatel-Lucent, che aveva ipotizzato di lasciare Vimercate e la Brianza, restasse qui. Abbiamo utilizzato gli strumenti che erano in possesso dell’amministrazione comunale: certezza dei tempi per ottenere e l’applicazione di sgravi sugli oneri di urbanizzazione, ma crediamo che se si portasse avanti una politica di questo genere sia a livello regionale, sia nazionale, allora sì riusciremo a rendere l’Italia un luogo attrattivo per le aziende”.

Il progetto è che il modello Segro, secondo il parlamentare del Pd, diventi in qualche modo paradigma economico per il nuovo sviluppo industriale italiano.