Monza, tagli alla Rottapharm: lavoratori in sciopero [VIDEO]

24 novembre 2014 | 07:40
Share0
Monza, tagli alla Rottapharm: lavoratori in sciopero  [VIDEO]

Dopo l’annuncio dei tagli, lavoratori e sindacato hanno indetto per oggi uno sciopero con quattro ore di presidio davanti ai cancelli dell’azienda.

Dopo l’annuncio dei tagli i lavoratori hanno dichiarato sciopero e questa mattina sono scesi in strada a manifestare. Sono in 92 a rischio alla Rottapharm a Monza, la multinazionale di via Valosa che, dopo il tentativo sfumato di entrare in Borsa, a fine luglio era stata ceduta dalla società della famiglia Rovati (Fidim S.r.l.) al gruppo svedese Meda, per una cifra poco superiore ai 2 miliardi (leggi qui i dettagli vendita, il passaggio è ancora in corso ndr).

Una cessione che ha dato vita al gruppo europeo leader nel settore Specialty Pharma, ma che però sta avendo delle ripercussioni non da poco sulla sede brianzola. Oggi, 24 novembre, lavoratori e sindacati hanno indetto uno sciopero di 8 ore con presidio di quattro ore davanti ai cancelli dell’azienda.

monza rottapharm sciopero 24 novembre mb 1
“Se non ci saranno dei segnali positivi rispetto al ridimensionamento dei 92 licenziamenti, sarà inevitabile il proseguo delle iniziative a sostegno della trattativa. La R.S.U., R.S.A. e le O.O.S.S. faranno tutto ciò che è in loro potere al fine di arrivare ad una intesa con la società, ricercando tutte le soluzioni possibili per mantenere quanti più posti di lavoro possibili e limitare il disagio sociale che, inevitabilmente, si genera a seguito di queste importanti e drastiche decisioni aziendali” fanno sapere le sigle sindacali coinvolte.

(Nel video: intervista a Maurizio Paltan Filctem Cgil MB)

La R.S.U., R.S.A. e le O.O.S.S. di Monza e Brianza fanno così sapere di respingere il piano complessivo illustratogli, precisando che “La società Rottapharm si è dimostrata tutt’altro che in difficoltà economica, registrando un incremento importante dei propri utili. Inoltre – prosegue la nota – la società non ha presentato un piano industriale che possa dare un prospettiva  a breve – medio termine di continuazione dell’attività industriale“.

Respingono dunque il piano avanzato dalla direzione e chiedono un ripensamento sulle posizioni assunte. Nel frattempo dichiarano di ribadire al tavolo dell’incontro in programma per il primo dicembre la loro ferma opposizione ai 92 licenziamenti.