Vimercate, rinvio a giudizio per il sindaco: Cagliani chiede le dimissioni

Per il rinvio a giudizio del sindaco Paolo Brambilla riguardo la questione ala privata di villa Sottocasa, le opposizioni chiedono le sue dimissioni. Ma Brambilla le respinge con l’appoggio del Pd.
Per il rinvio a giudizio del sindaco Paolo Brambilla riguardo la questione ala privata di villa Sottocasa, le opposizioni chiedono le sue dimissioni. Ma Brambilla le respinge con l’appoggio del Pd.
Dopo il rinvio a giudizio per l’affaire ala privata di villa Sottocasa dove il sindaco, insieme al suo ex vicesindaco, Roberto Rampi, sono accusati di non aver sospeso i lavori, difformi dalle direttive delle sovrintendenza e di omessa denuncia., sono arrivate subito le richieste di dimissioni da parte dell’indipendente Alessandro Cagliani e dell’opposizione del
Movimento Cinque Stelle.
“Il Partito Democratico esprime nei confronti di entrambi supporto e massima solidarietà umana e politica per la vicenda che li coinvolge. Rinnoviamo e riconfermiamo la nostra fiducia in entrambi augurandoci come sempre che si arrivi celermente a un chiarimento preciso delle distinte responsabilità.Vogliamo altresì chiarire che, in merito alle accuse a loro contestate, non è sottoposta a giudizio la loro onestà, cosa di cui chiunque li conosca in buona fede non può dubitare, ma la correttezza di procedure adottate o non adottate all’interno di una delle centinaia di procedure di cui si sono occupati in questi anni.”
La nota firmata a nome del Pd vimercatese da parte del segretario cittadino Francesco Cereda, entra poi nel merito delle richieste di dimissioni:
“Riguardo alle richieste di dimissioni del Sindaco fatte dalle opposizioni ci sentiamo di respingerle con totale fermezza. Per le accuse che gli vengono contestate non c’è nessuna norma che preveda la decadenza dalla carica di Sindaco; ne tantomeno sono previste dal codice etico del PD. Non sono previste nemmeno dalla Carta di Pisa, che il Consiglio Comunale ha adottato in primavera con anche il voto di tutti i consiglieri di opposizione presenti. Se nemmeno le regole che ci siamo comunemente dati (tutti, opposizioni comprese) richiedono le dimissioni del Sindaco, non vediamo su quale base ora ritengano di poterle richiedere.
Sul rinvio a giudizio del sindaco e su villa Sottocasa è intervenuto a gamba tesa il consigliere di minoranza Alessandro Cagliani, che oltre alle dimissioni del primo cittadino, chiede che Brambilla spieghi in aula consiliare le ragioni di questo rinvio a giudizio:
“La questione del rinvio a giudizio del Sig Sindaco, dell’On Rampi, già vicesindaco e assessore alla Cultura, nonchè dell’Ing Cirant nell’ambito di Villa Sottocasa tutto è meno che un fulmine a ciel sereno.Era solo questione di tempo. Per chi ha avuto modo, come il sottoscritto, di analizzare la documentazione amministrativa inerente Villa Sottocasa, partendo dall’acquisto, transitando per il restauro parziale della Villa, arrivando fino ai giorni nostri con vicende che come minimo oltrepassano il buon gusto, questo passaggio risulta essere, purtroppo, naturale e consequenziale nella sua gravità. Oggi riguarda una pratica urbanistica. Solo una. D’altra parte da questa pratica urbanistica emerge un’immagine del Comune molto negativa. Un’immagine che riguarda i rapporti tra l’Amministrazione e l’operatore privato che tutto sembrano meno che controparti, come invece fisiologicamente dovrebbe essere.
Non mi spingo oltre perchè ritengo che il Sig. Sindaco, prima di farsi da parte, gesto questo che avvalorerebbe il Suo spessore umano e istituzionale, debba finalmente relazionare in merito alla vicenda anche perchè i consiglieri di opposizione hanno più volte richiesto informazioni in merito alla vicenda stessa. Richieste che, di fatto, non hanno mai avuto riscontro. E tutto questo, a questo punto, legittima chiunque a ipotizzare scenari che poco hanno a che fare con la buona amministrazione e molto con la malagestione colposa o dolosa della cosa pubblica.”