A Lissone l’anteprima di “KZ”: un film sulla deportazione

12 dicembre 2014 | 00:24
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A Lissone l’anteprima di “KZ”: un film sulla deportazione

Anteprima Venerdì 12 Dicembre 2014 presso Palazzo Terragni in Piazza Libertà a Lissone alle ore 21.15.

L’anteprima sarà a Lissone. Stasera allo ore 21.15 a palazzo Terragni ci sarà la proizione del film “KZ” in uscita nelle sale il 18 dicembre, una pellicola storica e collettiva realizzata dalla Formazione professionale salesiana sotto la guida di Filippo Grilli, regista e formatore presso il Cnos Fap. I ragazzi hanno costituito la troupe tecnica che ha realizzato la pellicola, dalla regia di Ermanno Alini, alla direzione della fotografia affidata a Giuliana Tintori, fino alla colonna sonora il cui autore è stato il giovanissimo Matteo Motto.

Il film, che racconta piccole grandi storie in un contesto drammatico come la Seconda Guerra Mondiale, è stato girato con ridotti mezzi economici e con un budget di 15.000 euro, finanziato dalla Fondazione Cariplo, le riprese sono state fatte da marzo a giugno 2014.

La vicenda è ambientata nel milanese, terra dei tre protagonisti. Guido Valota di Sesto San Giovanni, Angelo Ratti di Cernusco sul Naviglio e Venanzio Gibillini di Milano, sono tre giovani che tra il 1943 ed il 1944, durante l’occupazione nazifascista della Repubblica Sociale Italiana, sono arrestati e deportati nei campi di Mauthausen, Flossenburg e Dachau. Due di loro, Gibillini e Ratti, riusciranno a salvarsi tornando alle loro case al termine della guerra mentre Guido Valota morirà in una marcia di trasferimento da un lager all’altro, durante la cosiddetta “Marcia della Morte“.

Grazie ai ricordi del figlio di quest’ultimo, Peppino Valota, e degli altri due sopravvissuti, è stato possibile raccogliere le testimonianze dirette delle loro vicissitudini e ricostruirle appunto nel film, nel quale immagini dei luoghi dove i fatti si svolsero veramente e le interviste saranno mescolate ad una serie di cortometraggi che illustrano quegli episodi.

La trama ruota attorno alle vicende che vanno dall’arresto, alla prigionia, alla deportazione, alla vita nel lager e infine alla liberazione dei protagonisti, in una serie di eventi che ne narrano gli aspetti umani e drammatici proprio per come i deportati li hanno vissuti e raccontati. Ogni personaggio è seguito in questo tragico cammino, evidenziandone il film quei momenti incancellabili per la loro e le nostre coscienze ma l’opera coglie anche attimi di quotidiana normalità prima che la tragedia si abbatta su di loro.

L’associazione culturale no profit “Gpg Film” che insieme al Cnos Fap ha prodotto la pellicola, ha prestato i propri tecnici che nella circostanza hanno fatto da supporto ai giovani neofiti, guidandoli nella difficile arte della cinematografia, mentre le location, l’arredamento, l’oggettistica e i costumi, che richiedevano una dose di esperienza maggiore sono stati affidati a Giancarlo Grilli, Giulia Brambilla, Patrizia Luiati e Carlo Bianchi e alla nota casa torinese di costumi di scena, Devalle.

Gli attori principali anch’essi non professionisti, sono stati Marco Maggioni nei panni di Guido Valota, Luca Pirola in quelli di Angelo Ratti e Michele Raimondino che ha interpretato Venanzio Gibillini, tutti e tra già attori nella precedente produzione della Gpg Film “La sabbia nelle tasche”. Il cast artistico ha visto inoltre la presenza di oltre 50 attori non protagonisti più una serie innumerevole di comparse, la stragrande maggioranza dei quali sono allievi salesiani, ex allievi, formatori e genitori.

Qui il trailer