Metropolitana di Monza? “Bettola è una beffa non arriva in città: cambiate nome”

Il comitato San Fruttuoso 2000 ha inoltrato un’istanza al sindaco per chiedere di togliere la denominazione cittadina dal nome della stazione “Cinisello – Monza”.
“Non chiamatela stazione di Monza. Il prolungamento della M1 in costruzione non arriva nella nostra città”. Si aggiunge un’altra tesserina al puzzle delle metropolitana M1. Il comitato San Fruttuoso 2000 ha inoltrato un’ istanza al sindaco Roberto Scanagatti perché chieda ufficialmente alla Conferenza dei Servizi di togliere la denominazione cittadina dal nome della stazione “Cinisello – Monza”.
“Suonerebbe come una beffa per i monzesi, ai quali sinora la metropolitana è stata promessa molte e molte volte, ma sempre negata. – spiega il comitato – I fatti sono che la nuova stazione della M1 andrebbe chiamata “Cinisello-Bettola”. Sarebbe serio e logico, ma a Bettola – purtroppo – di logico non c’è quasi nulla. Sono tante le “follìe” di Bettola. Tanto per dirne un’altra, non abbiamo traccia dell’autosilo previsto dall’Accordo di Programma del 2004. Secondo la Regione Lombardia doveva essere di 4.500 posti, poi è stato suggerito da uno studio di Metropolitana Milanese per 2.000-2.500 posti. Il Comune di Cinisello si è impegnato a realizzare per parte sua 1.600 posti auto, indicando una disponibilità finanziaria per 7.920.000 euro (GM 273/2004). Ma questa è in realtà una somma appena sufficiente per 396 posti (in base ai costi standard ufficiali) e comunque non esiste un progetto”.
Molti numeri e troppe parole, in concreto niente: questa la conclusione del Comitato San Fruttuoso 2000. Nell’elenco dei “bocciati” anche la passerella ciclo-pedonale di fianco all’Auchan. “Servirebbe ai cittadini di Cinisello per raggiungere la M1 scavalcando la SS36. – sottolinenano – Costruita a spese dell’Anas e pagata ben 8 milioni di euro, è pronta e finita da oltre un anno, ma resta chiusa. Quel Comune, che l’aveva chiesta con insistenza, ha difficoltà a farsi carico dei costi di gestione. Ci chiediamo: non poteva pensarci prima? Siamo di fronte a situazioni incomprensibili per i cittadini, e non le abbiamo nemmeno elencate tutte”.