Mafia Capitale. Giovani amministratori: ‘Solidarietà a chi combatte le mafie’. C’è anche il sindaco di Mezzago

Una lettera scritta dagli amministratori under 36 che stanno partecipando alla scuola Anci, fra loro anche il sindaco brianzolo Giorgio Monti di Mezzago
C’è anche il sindaco brianzolo Giorgio Monti di Mezzago, fra gli amministratori under 36 che stanno partecipando alla scuola Anci e che hanno espresso tramite una lettera “la loro solidarietà e sostegno ai giovani colleghi Romani e a tutti gli amministratori che combattono ogni giorno contro le mafie e contro la cattiva gestione della politica”.
«Da settembre – proseguono i primi cittadini – siamo impegnati in un corso che offre una solida formazione amministrativa ai giovani consiglieri, assessori e sindaci dei comuni italiani, un percorso che ci impegna su tutti gli aspetti e le problematiche che caratterizzano l’attività dell’amministrazione pubblica. Un contesto in cui più volte abbiamo posto al centro delle nostre discussioni, parlando di bilancio degli enti locali come dell’erogazione dei servizi al cittadino, il tema della legalità, centrale per avanzare nel percorso di cambiamento che ognuna delle nostre amministrazioni necessita».
«Crediamo fermamente nei principi e valori che sostanziano la legalità – aggiungono i giovani amministratori – crediamo nella centralità dell’onesta, della trasparenza ed dell’etica nel lavoro amministrativo. A seguito degli accadimenti di questi giorni, che purtroppo rischiano di ledere ulteriormente la dignità della politica e l’impegno di tanti amministratori onesti, soprattutto dei giovani colleghi impegnati nel rappresentare una speranza di cambiamento nelle istituzioni romane, abbiamo deciso di stringerci attorno loro con la nostra solidarietà, dichiarando il nostro sostegno nei loro confronti e verso tutti gli amministratori impegnati nel creare una comunità migliore».
«I giovani amministratori della terza edizione del Corso Forsam (Anci) dicono No al “Mondo di mezzo”, auspichiamo che la magistratura riesca ad estirpare definitivamente dalle istituzioni chi per fini propri, meramente economici e filo-mafiosi, sta distruggendo il nome e la reputazione delle istituzioni e della politica. Apprendere queste cose, lascia l’amaro in bocca, e ancor più amara è la sensazione di accerchiamento da parte di questo “sottobosco».
“Noi crediamo nel cambiamento, lo pratichiamo e sosteniamo tutti i giorni scegliendo una politica pulita, con il solo obiettivo obiettivo di rispondere alle esigenze dei nostri cittadini, delle nostre città, del nostro Paese – concludono».