Sgarbi fa tutto esaurito al MAC di Lissone tra arte e battute su Berlusconi

Tutto esaurito per Sgarbi al Museo di Lissone. Il Professore parlando di Berlusconi: “Adesso è in un momento di grande lucidità: alleato contemporaneamente di Renzi e di Salvini”.
Uno spillo in più non ci sarebbe stato. Tutti stipati, anche sui gradini delle scale, pur di sentire il professor Vittorio Sgarbi ieri sera al Museo di Arte Contemporanea di Lissone in occasione della serata organizzata dal Lions Club di Desio.
Aveva promesso una lectio magistralis e così è stato. Quasi tre ore di lezione, volate in men che non si dica grazie all’istrionico Sgarbi che nel presentare il secondo tomo della storia dell’arte scritta da lui, ““Tesori d’Italia, Gli anni delle Meraviglie”, ha fatto un excursus a ritroso dal Manierismo all’inizio del Rinascimento. Un viaggio tra capolavori noti e meno noti al grande pubblico.
Non sono mancate in apertura di serata le battute legate all’attualità, la frecciata lanciata a Silvio Berlusconi, prima paragonato al conte Mascetti (ormai è come il conte Mascetti) e poi ha detto: “Adesso è in un momento di grande lucidità: alleato contemporaneamente di Renzi e di Salvini”.Poi, come di solito fanno i professori di storia dell’arte all’università, ha tenuto un’intensa lezione dell’arte proiettando le immagini delle opere raccolte nel tomo, descrivendone alcune, facendo saltare all’occhio del pubblico particolari curiosi e interessanti.
“Una storia dell’arte che abbandona il concetto di ripartizione tra autori maggiori e minori – ha spiegato Sgarbi -. Un errore di prospettiva che, come vi ho appena mostrato, ha messo finora in secondo piano pittori come Cristoforo Scacco, che nulla hanno da invidiare a quelli a lui più noti”.
Una serata a cui hanno partecipato centinaia di persone, molte delle quali hanno acquistato il volume cui parte del ricavato è andato all’ “Alzheimer Cafè” di Lissone, come ben ha ricordato il presidente del Lions Club Desio, Lorenzo Terlera.