Vimercate, caso “Sottocasa” : continua lo scontro fra maggioranza e opposizione

30 dicembre 2014 | 01:00
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Vimercate, caso “Sottocasa” : continua lo scontro fra maggioranza e opposizione

Non si placano le polemiche fra sindaco e vice e le minoranze sul caso “Sottocasa” con comunicata stampa e contro comunicati

Continua lo scontro istituzionale fra sindaco e vicesindaco di Vimercate e l’opposizione sulla questione “Sottocasa”.
Dopo l’esposto presentato ai carabinieri da Cagliani (indipendente), Nebel-Andreoni- Brambati (Lega nord), Sartini (M5S), Manzione (Forza Italia), e la mozione (per chiedere che il comune di Vimercate si costituisca parte civile al processo in corso) che sarà portata in comune a inizio gennaio è arrivata la risposta ufficiale del sindaco Paolo Brambilla e del suo vice Corrado Boccoli:

“Ci troviamo costretti a ribadire quello che già avevamo detto: il documento in questione (la Denuncia di
Inizio Attività sequestrata nel corso delle indagini – ndr) non è nella disponibilità del Comune perché sottoposto a sequestro. Le minoranze hanno preso un enorme granchio. Inventarsi un esposto sulla mancata consegna di un documento che sanno da tempo non essere presente in Comune, è la dimostrazione che alle minoranze non interessa la verità, ma solo alimentare i polveroni mediatici e perseguire la linea degli attacchi personali al Sindaco, alla Giunta ed alla struttura amministrativa del Comune, a partire dal Segretario Generale Dott. Maddaluno, vittima prediletta dell’ideologia distruttiva delle minoranze, a dispetto di ogni logica e di ogni riferimento con la realtà. Lo fanno da tempo, ora hanno passato ogni limite”.
Sindaco e Vicesindaco rincarano la dose denunciando questa come “l’ennesima dimostrazione che le minoranze mascherano la mancanza di una proposta politica ed amministrativa per la Città, come hanno capito da tempo i cittadini di Vimercate e cercano di acquisire visibilità brandendo come sciabole spuntate delle falsità clamorose, offensive verso
l’Amministrazione Comunale e verso i professionisti che vi lavorano, la cui onorabilità è calpestata in nome di un bieco livore personale, nemmeno più in nome di un confronto politico civile, che da tempo non frequentano più”.

Immediata la risposta delle opposizioni che hanno protocollato questa mattina una lettera in comune per chiedere una copia della Dia sequestrata nel 2012. A

commentare la vicenda è il consigliere Alessandro Cagliani: “Non intendo rispondere ai toni poco istituzionali di sindaco e vicesindaco che, evidentemente mostrano nervosismo di fronte all’ìncedere delle scadenze processuali prossime venture.
Non intendo rispondere perchè a noi consiglieri di opposizione interessano fatti, documenti e non opinioni soggettive e talvolta false. E i fatti dicono questo:
Oggi ci viene detto del sequestro che, per altro, ha esaurito la propria funzione di salvaguardia della documentazione essendo le indagini terminate e gli imputati tutti rinviati a giudizio,
In tal senso, stante la poca collaboratività da parte dell’amministrazione comunale, inviamo la lettera di richiesta di copia della Dia nella speranza che il Comune, per il tramite del proprio Segretario Comunale, si faccia parte diligente nella richiesta di una copia della Dia stessa.
Tutte cose che l’amministrazione avrebbe tranquillamente potuto svolgere  a seguito della nostra precedente richiesta.
Non importa. Nella ricerca della tutela del bene comune occorre fermezza e rigore istituzionale.
Il percorso comune che i consiglieri di opposizione hanno intrapreso è a mio giudizio serio, istituzionale. Non ci faranno deviare da tale percorso e dalla serietà che lo caratterizza quattro urla e qualche insulto. E’ roba che non ci riguarda”