Al Monzello tensione alle stelle. Parapiglia tra tifosi e giocatori

5 gennaio 2015 | 09:01
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Al Monzello tensione alle stelle. Parapiglia tra tifosi e giocatori

Un minuto di ordinaria follia: ecco cos’è successo al centro sportivo Monzello. Durante l’allenamento della squadra biancorossa gli ultras del Monza sono scesi in campo e è venuto fuori un parapiglia.

Un minuto di ordinaria follia: ecco cos’è successo oggi al centro sportivo Monzello, parafrasando il titolo di un celebre film. Gli ultras del Monza sono scesi sul campo dove la squadra biancorossa si stava allenando e nel giro di pochi secondi ne è venuto fuori un parapiglia coi giocatori.

Il motivo? Qualche parola di troppo. I SAB, acronimo di Sempre al bar, avevano dato appuntamento agli altri tifosi per oggi alle ore 14, mezzora prima dell’inizio degli allenamenti della prima squadra presso il Training camp Umbro. L’appello era stato pubblicato ieri tramite il profilo Facebook della Curva Davide Pieri: “La domenica è il giorno che da sempre dedichiamo al nostro Amore. Alle 14 di domani invitiamo tutti i sostenitori biancorossi a Monzello; in un momento di estrema difficoltà e confusione facciamo sentire ancora una volta quanto è grande la nostra passione: oltre ogni categoria o presidente ovunque ci saranno magliette biancorosse noi ci saremo”. Insomma, avrebbero dovuto sostenere col tifo dagli spalti la squadra che negli ultimi cinque mesi ha lavorato senza vedere il becco d’un quattrino a causa delle gravissime difficoltà finanziarie in cui versa la società. Una situazione che ha già fatto “scappare” quattro giocatori e che nelle prossime settimane, se si protrarrà come tutto sembra far supporre, farà fuggire quasi tutto il resto del gruppo. Il problema è che nei giorni scorsi è circolata voce che 6-7 giocatori avrebbero deciso per protesta di “incrociare le braccia” rifiutandosi di scendere in campo nel turno infrasettimanale di dopodomani (alle 14), allo stadio Brianteo contro la Pro Patria. Il “rumor”, veritiero secondo fonti di spogliatoio, ha fatto girare le scatole agli ultras, ma anche ad altra parte della tifoseria, secondo i quali tutti devono fare il proprio dovere fintanto che sono dipendenti della società, indipendentemente dal pagamento degli stipendi. Pertanto, una volta che il Monza oggi è sceso in campo al Monzello, una delegazione dei SAB si è introdotta con passo spedito sul terreno di gioco e ha raggiunto il gruppo al centro dello stesso. A quel punto, davanti a un centinaio di tifosi rimasti sulle gradinate, gli ultras hanno chiesto i nomi di chi non voleva giocare la prossima partita di campionato. Ne è sorto un battibecco che è sfociato in un “vaffa” del giocatore Andrea Beduschi e nella successiva colluttazione con gli ultras, sedata dal loro portavoce Fausto Marchetti, dagli altri calciatori e dallo staff tecnico. Lo scontro è durato all’incirca un minuto, ma è sembrata un’eternità per la tifoseria, già col morale a pezzi per la situazione societaria. Calmati gli animi Marchetti è rimasto a parlare per circa mezzora col gruppo di tesserati, per i quali interloquiva il capitano Marco Anghileri. Questi ha fatto notare al portavoce dei SAB che dopo tutto quello che stanno passando non si meritano un comportamento del genere da parte loro. Alla fine si è concordato che il “fattaccio” è scaturito da un eccesso di nervosismo presente in tutti coloro che stanno soffrendo, chi per un motivo chi per l’altro, la disastrosa gestione del club da parte della “governance”, attualmente rappresentata dal solo amministratore unico Dennis Bingham. L’allenamento si è poi tenuto regolarmente e gli ultras hanno fatto quello che si erano proposti di fare, cioè il tifo come se fossero allo stadio. Al termine Marchetti si è nuovamente avvicinato a Pea e ad Anghileri e ha ribadito che non era intenzione dei SAB causare un parapiglia.
centro-sportivo-monzello-giocatori-tifosi-mbC’è da chiedersi in che clima si assisterà alla partita di dopodomani, dato che Bingham ha nuovamente rinviato il suo ritorno dall’Inghilterra, l’ultima volta previsto per l’altroieri e ora fissato fra due settimane (gira voce che sia ricoverato in ospedale e che inizialmente aveva riferito di tornare a fine mese…). Non solo non è avvenuta alcuna ricapitalizzazione, in violazione del verbale redatto al termine dell’ultima Assemblea straordinaria dei soci, e dunque non ha proceduto ad alcun pagamento di stipendio o debito di qualunque natura, ma la sua assenza, essendo l’unico del club ad aver la firma depositata in Lega Pro, impedisce ai giocatori che hanno chiesto la rescissione consensuale del contratto di ottenerla.

L’ultima volta che si è presentato, una quindicina di giorni fa, ha firmato le risoluzioni dei contratti con Francesco Virdis, Igor Radrezza, Mehmet Hetemaj e Salvatore Burrai, tutta gente che aveva messo in mora la società fatta eccezione per Radrezza. I prossimi 16 e 23 gennaio il Collegio arbitrale dovrebbe svincolare gli altri giocatori che avevano messo in mora la società: il 16 sarà la volta di Beduschi, Anghileri, Valerio Anastasi, Marco Perini, Alessio Vita, Marco Briganti e Walter Zullo, mentre il 23 di Leonardo Massoni, Gabriele Franchino, Matteo D’Alessandro, Valerio Foglio e Andrea Gasbarroni. Ad assistere tutti loro era presente ieri al Monzello un rappresentante dell’Associazione italiana calciatori. L’obiettivo è quello di non fare passi falsi, come pare abbia fatto Hetemaj. Il finlandese, unico straniero nelle fila del Monza, dopo aver rescisso il contratto ha scoperto che fino al prossimo 30 giugno può giocare solo col Monza o con l’Honka, il club finnico col quale lo scorso luglio aveva disputato un turno di Europa League. Siccome tra l’una e l’altra squadra è rimasto parcheggiato all’Albinoleffe, ha già raggiunto il numero massimo di tre società per stagione consentito dal regolamento. A questo punto è probabile che invece che nell’Helsinki, nella Juve Stabia o nel Como, che l’avevano richiesto, militerà nell’Honka, accontentandosi di un modesto ingaggio.
centro-monzello-giocatori-tifosi-mbIl problema della firma di Bingham si pone anche per i nuovi arrivi. Già, sembra incredibile, ma ci sono una decina di giocatori professionisti pronti a venire in una società che non paga gli stipendi da quattro mesi. Com’è possibile? Se i giocatori arrivano da altri club dove non si pagano gli stipendi, se vicino a Monza hanno la residenza, e se gli si prospetta la possibilità di giocare con più continuità, beh, ecco che la cosa diventa più comprensibile.

centro-monzello-giocatori-mbIn attesa di chi entra e di chi esce c’è una squadra da mandare in campo dopodomani. Tolti i quattro già svincolati, quelli che lo faranno comunque appena torna Bingham (come Gianmarco Zigoni, che si sta ormai allenando con la Spal), i due squalificati (Zullo e Vita) e i tre ammalati (Francesco Rampi, Anastasi e Gasbarroni), non rimane molto da scegliere. La speranza dell’allenatore Fulvio Pea è di recuperare qualcuno degli “scioperanti” (attualmente gli “irriducibili” sarebbero rimasti 3 o 4) e degli influenzati (il sogno è il “Gasba” in panchina da eventualmente gettare nella mischia nell’ultimo spicchio di partita). Poi sarà convocato Alessandro Bollini Frigerio degli Allievi Nazionali, che dunque dovrà rinunciare alla partita amichevole della Nazionale Under 16 di Lega Pro contro gli Allievi Nazionali dell’Empoli in programma a Coverciano proprio dopodomani.
centro-sportivo-monzello-ultras-mbL’incognita sulla formazione biancorossa è giunta alle orecchie delle principali società di scommesse nazionali, che hanno tolto la possibilità di giocare sulla partita Monza-Pro Patria perché a rischio di essere falsata a causa appunto della grave crisi che investe da quattro mesi il club di via Ragazzi del ’99. Una crisi alla quale non si trova soluzione perché forse non la si vuole trovare da parte del nuovo proprietario, che dichiara di essere titolare di Royal Pearl International, società di trasporti e servizi con sede in Oman di cui però non si trova traccia sul web. Invece sul noto social forum Linkedin dichiara di lavorare sì nel campo dei trasporti, per la società Pacific Rail Service, ma come semplice project manager. Dunque, il sospetto che dietro a Bingham ci sia ancora il connazionale Anthony Armstrong-Emery è sempre più concreto. Alcune settimane fa sul canale YouTube di EcoHouse Group, multinazionale in liquidazione dell’ex presidente, è stato pubblicato il video della presentazione di “AAE” allo stadio Brianteo col commento, tradotto dall’inglese: “Nell’aprile 2013, è stato annunciato che Anthony Armstrong-Emery ha acquistato la società di calcio italiana di Lega Pro Ac Monza Brianza. La società si sta ora rafforzando ancor di più”. E nei giorni scorsi un tifoso ha postato su Facebook un suo recente scambio di battute in privato con l’ex presidente nel quale questi scriveva in inglese tra le altre cose: “Io non ho tradito e ricordo che io non me ne sono andato!!! Ma quello è il nostro piccolo segreto… Credimi quando dico che ogni cosa sarà buona… Ma questa è la miglior cosa per il club”.
centro-sportivo-monzello-tifosi-mbComunque la resa dei conti per il duo britannico si avvicina. Se Bingham, o chi per lui, non ricapitalizzerà la società entro mercoledì, è prevista la presentazione in Tribunale di un’istanza di fallimento da parte di alcuni creditori. L’accoglimento dell’eventuale istanza dovrebbe portare alla concessione dell’esercizio provvisorio e all’autorizzazione dell’affitto dell’azienda a terzi, che potrebbero essere una delle tre cordate che erano interessate a rilevare il Monza (quella a guida veneta, quella brianzola e quella di matrice svizzera).

Intanto il Blog1912 continua la sua protesta contro Bingham. Da oggi ha sospeso le attività a tempo indeterminato. “Visto che non esistono più le condizioni per informare riguardo la situazione del Calcio Monza – si legge sul blog dei tifosi – il Blog1912 sospende le attività a tempo indeterminato. Speriamo in un futuro non troppo lontano di potere tornare a scrivere e argomentare di calcio e tifo. Il Cuore Biancorosso continua a battere ma in questo momento ha urgente necessità di riposo”.

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