Influenza, San Gerardo di Monza: nessun allarme suina. Gori, “Chi a rischio si vaccini”

Non è tardi per vaccinarsi, anzi. Questo l’ invito che Andrea Gori, primario di ematologia del San Gerardo, lancia. “Non c’è nessun allarme suina, ma siamo nel bel mezzo del picco influenzale.”
Non è tardi per vaccinarsi, anzi. Questo l’ invito che Andrea Gori, primario di ematologia del San Gerardo, lancia. “Non c’è nessun allarme suina, ma siamo nel bel mezzo del picco influenzale.”
Dopo che si era diffusa la notizia che ci sono dei casi di persone colpite e ricoverate al San Gerardo da H1N1 (otto persone, per l’esattezza), la cosiddetta influenza suina, si era sparsa un po’ di preoccupazione sul timore che ci fosse un’epidemia particolare di questo nuovo ceppo influenzale. Nulla di più sbagliato.
“Siamo nella fase del picco epidemiologico più importante, un momento che la sanità nazionale (e noi del San Gerardo) avevamo ampiamente previsto. Nessun allarme particolare neppure per i casi di H1N1: il virus è lo stesso che conosciamo dal 2009 ed è da quell’anno che è in circolo. – il primario sottolinea anche un aspetto, però, nuovo e negativo di quest’anno – La gravità di alcuni casi, quattro in particolare in rianimazione al San Gerardo, è stata determinata dal fatto che alcuni soggetti che si sono sempre vaccinati quest’anno per la campagna denigratoria e ingiustificata che c’è stata rispetto al vaccino, non lo hanno fatto, correndo ora dei rischi molto elevati per la loro vita.”
Il dottor Gori sottolinea anche che in tutta Italia gli ospedali sono in qualche modo presi d’assalto da persone influenzate proprio perchè l’aderenza al vaccino è stata bassissima. Una scelta, quella di vaccinarsi, che in ogni caso non trova mai una grande aderenza nel nostro Paese a differenza di altri Europei dove, racconta, avviene quasi in massa.
“Non è tardi per andare a vaccinarsi – aggiunge il primario – Anzi, la campagna di vaccinazione è ancora attiva presso la Asl e chi sa di essere un soggetto “debole” dovrebbe valutare questa possibilità.”