#iosonohoudaemma. Continua la lotta per riportare a casa la piccola rapita

19 gennaio 2015 | 09:00
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#iosonohoudaemma. Continua la lotta per riportare a casa la piccola rapita

Sempre più persone sui social network stanno dimostrando la propria solidarietà nei confronti di Houda Emma, la bambina rapita 3 anni fa dal padre e portata in Siria.

Sempre più persone sui social network stanno dimostrando la propria solidarietà nei confronti di Houda Emma, la bambina rapita 3 anni fa dal padre e portata in Siria.

A pochi giorni dal Natale del 2011 Mohammed Kharat, già separato dalla moglie Alice Rossini, dicendo che avrebbe portato la bambina a fare un giro l’ha rapita e con una complice l’ha portata in Siria, suo paese natale. Da quel momento la mamma Alice, che vive a Velasca, non è più riuscita a vedere la sua piccola, se non in foto. Foto che il padre ha consegnato una prima volta alla “Iena” Pablo Trincia, durante un tentativo di fargli riportare a casa la piccola e una seconda volta direttamente ad Alice, che pochi mesi fa si è recata, sempre grazie al programma di Italia Uno le Iene, al confine con la Siria, parlando con il padre.

Il padre, ad un emissario lingua madre mandato dal programma Mediaset, aveva chiesto un riscatto per riportare la piccola a casa. Ad Alice invece aveva promesso che le avrebbe riportato la piccola il giorno seguente: una promessa non mantenuta. Che si somma al silenzio ormai diventato imbarazzante da parte delle istituzioni, che in questi anni non hanno mai dato una risposta ad Alice.

“La risposta della Farnesina è che non riescono a mettersi in contatti con il mio ex marito – ci spiega Alice – ma come tutta Italia ha visto, per ben due volte i giornalisti delle Iene sono riusciti a incontrarlo e hanno tentato di aprire una trattativa. Purtroppo l’attenzione mediatica verso il caso di Emma non è così forte per muovere la Farnesina come recentemente successo”.

Pochi giorni fa la Farnesina è infatti riuscita a liberare le due giovani volontarie, Greta e Vanessa, riportandole a casa dalle loro famiglie, sembrerebbe pagando un lauto riscatto ai rapitori. Lo stesso potrebbe essere fatto con la piccola Houda Emma: proprio in questi giorni per sensibilizzare la Farnesina decine di persone stanno pubblicando sulla pagina facebook di “Alice Houda Rossini” una foto con un cartello con scritto “Io sono Houda Emma” oppure sulla pagina “Noi siamo tutti la piccola Houda Emma Kharat”.

Tutte le foto, che invitiamo i nostri lettori a pubblicare, verranno presentate al ministero degli esteri per chiedere per l’ennesima volta l’attivazione di un canale di dialogo per far tornare Emma da sua mamma Alice.