
L’emendamento per la defiscalizzare l’ingresso del Pirellone nella proprietà del Parco verrà riformulato. Il via libera da Roma potrebbe significare 8 – 10 milioni di euro da investire su Parco e Autodromo.
Il matrimonio fra Autodromo e Regione Lombardia potrebbe essere una questione di giorni. La defiscalizzazione richiesta dal Pirellone a Roma sull’ingresso nella proprietà di Parco e impianto sportivo non è tramontata del tutto.
Martedì pomeriggio le commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera si sono riunite per discutere l’emendamento che eliminerebbe gli oneri fiscali previsti per legge. Tuttavia, a differenza dello scorso dicembre, quando la proposta venne cassata, martedì l’emendamento è stato congelato con l’obiettivo di essere riformulato. L’eventualità che l’emendamento passi, può significare circa 8 – 10 milioni da investire sul rilancio della Tempio della velocità anziché spenderli in tasse.
Regione Lombardia è da mesi che batte su questi tasti e anche in queste ultime ore il presidente Roberto Maroni è tornato sul tema. “Avevamo chiesto la defiscalizzazione per l’investimento di acquisto della quota del Parco, oggi di proprietà dei Comuni di Milano e di Monza – ha spiegato il presidente -, ma non ci sono novità da Roma: siamo disponibili a rilevare questa quota, a entrare nelle proprietà e a metterci le risorse necessarie anche per convincere la Formula 1 a tenere Monza nel calendario. Il Governo, però, ha deciso di non farlo e questo rende per noi impossibile entrare nella proprietà del parco e fare quello che avevamo in mente”.
In realtà, secondo l’onorevole della Lega Paolo Grimoldi, la situazione non sarebbe così grave, ma potrebbe sbloccarsi nel giro di qualche giorno o settimana. Il tempo, in sostanza, che l’emendamento venga nuovamente preso in considerazione dalle due commissioni.
Nel frattempo, fra pochi giorni dovrebbe essere presentato alla stampa il nuovo piano industriale dell’impianto. Il documento rappresenta, almeno per il momento, un grosso punto interrogativo soprattutto in vista di maggio mese entro il quale il patron della F1 ha detto di volere vedere sul suo tavolo una proposta di rinnovo della convenzione per mantenere a Monza il Gp