Adiconsum: no alla chiusura degli uffici postali, aumentano i disservizi

La razionalizzazione coinvolge anche cinque ufficio in Brianza: Omate (Agrate Brianza), Capriano, Zoccorino, Agliate e Ruginello (Vimercate), su un totale di 65 sparsi sull’intera Regione Lombardia.
Sono in continuo aumento i disagi segnalati dai cittadini lombardi che si recano in Posta. Code interminabili, uffici improvvisamente chiusi per guasti tecnici, sovraffollamento degli sportelli, sistemi informatici spesso in tilt: sono solo alcuni dei disservizi registrati dalle sedi di Adiconsum Lombardia, l’associazione promossa dalla Cisl per la tutela dei consumatori.
I tagli riguarderanno anche cinque ufficio in Brianza: Omate (Agrate Brianza), Capriano, Zoccorino, Agliate e Ruginello (Vimercate), su un totale di 65 sparsi sull’intera Regione Lombardia. Sulla questione è intevenuto nei giorni scorsi anche il presidente della Provincia Gigi Ponti
“Nel corso dell’ultimo anno lamentele e segnalazioni da parte dei cittadini sono aumentate in misura esponenziale – afferma Carlo Piarulli, presidente di Adiconsum Lombardia –. A fronte di una situazione già tanto difficile è inaccettabile che Poste preveda per la Lombardia la chiusura definitiva di ben 61 uffici postali e l’apertura a giorni alterni per altri 121”. “E’ una chiara scelta dettata dall’intenzione di concentrare la presenza di Poste Italiane solo nelle zone più ricche – aggiunge – rischiando di minare ulteriormente la coesione sociale, creando ulteriori disagi per la clientela che vede aumentare i tempi di attesa e la qualità dei servizi erogati e di azzerare le grandi opportunità che la rete, fisica e infrastrutturale, potrebbe offrire ai cittadini e all’intera economia regionale”.