Il progetto, realizzato insieme ad Ersaf e a Fondazione Lombardia per l’Ambiente, è stato finanziato da Regione Lombardia: lo scopo è quello di creare una vera e propria oasi naturale all’interno del parco, dove i visitatori non abbiano accesso. Il Bosco delle Querce, infatti, nato a seguito del disastro della diossina del 1976, è stato completamente creato dall’uomo: limitare l’artificialità e la presenza antropica in determinate aree significa riservare alla fauna locale delle riserve preziose, come già avviene per il “prato delle farfalle”.
Al termine dei lavori saranno inoltre interamente fruibili 17 ettari di parco in più.