Inchiesta Briantenopea: tredici encomi ai militari dell’Arma

Sono stati consegnati ieri ai militari dell’Arma, presso il Comando Interregionale dei Carabinieri “Pastrengo” di Milano.
Sono tredici gli encomi per la maxi inchiesta” Briantenopea”, l’indagine che ha sgominato un’associazione a delinquere finalizzata a vari reati e vicina alla camorra, consegnati ieri ai militari dell’Arma, presso il Comando Interregionale dei Carabinieri “Pastrengo” di Milano.
La maxi inchiesta, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica Salvatore Bellomo, scoperchiò il vaso di pandora sulla presenza di un’organizzazione dedita a numerosi reati tra cui il riciclaggio, l’estorsione, il possesso di armi e reati contro la pubblica amministrazione e che faceva capo a un “boss” vicino alla Camorra. Al termine della precedente indagine sulle infiltrazioni di Ndrangheta in mezza Brianza (la famosa “Infinito”), nel 2010 fu acceso il riflettore su una realtà sconcertante per Monza: la presenza della Camorra. Gli arresti furono una cinquantina.
E a lavorare giorno e notte, per mesi, al fine di ricostruire i tentacoli di quell’organizzazione che era arrivata fin dentro gli uffici comunali, furono tredici militari, tra cui l’allora comandante della Compagnia di Monza Maggiore Luigi D’Ambrosio e il Tenente (oggi Capitano a Vimercate) Marco D’Aleo, comandante del Nucleo Operativo. “Instancabili collaboratori trasversali, uomini che hanno lavorato per migliaia di ore di straordinari che nessuno mai gli riconoscerà”, come ama descriverli il Pm Bellomo (specializzato a Monza sulle inchieste contro la criminalità organizzata). Ieri, questi tredici uomini di Stato hanno ricevuto un encomio, ovvero un riconoscimento speciale per il loro lavoro.