Largo Mazzini tra pro e contro. Botta e risposta tra Comune e Monza in Bici

27 febbraio 2015 | 05:57
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Largo Mazzini tra pro e contro. Botta e risposta tra Comune e Monza in Bici

Largo Mazzini e i suoi ciclisti. Botta e risposta tra l’associazione Monza in Bici e l’assessore Paolo Confalonieri.

Sono di ieri le osservazioni avanzate dall’associazione Monza in Bici circa la sicurezza di Largo Mazzini per i ciclisti. Nonostante con le modifiche alla viabilità la situazione sembri migliorata, per il gruppo di amanti delle due ancora non basta. Per questo in una lunga lettera Monza in Bici ha indicato punto per punto, 8 in totale, delle possibili soluzioni per aumentare il grado di sicurazza di uno degli snodi maggiormente trafficati della città.

Alle loro osservazioni ha oggi risposto l’assessore alla Mobilità del Comune di Monza, Paolo Confalonieri: “Sto ricevendo innumerevoli apprezzamenti per il nuovo Largo Mazzini. Esso è stato progettato per agevolare anche il transito ciclopedonale che in questo punto della città è importante tanto quello veicolare. In particolare abbiamo chiesto l’attraversamento pedonale centrale (quello nuovo, fra la fontana e l’hotel falcone, molto utilizzato e apprezzato). Le prestazioni del nuovo incrocio sono molto buone (valutando gli indicatori di livello di servizio dell’incrocio, la lunghezza media delle code e i tempi medi di attesa). Proprio per agevolare i ciclisti, la scorsa settimana abbiamo realizzato anche la nuova pista ciclabile bidirezionale in via Caduti del Lavoro che risolve un conflitto fra ciclisti e veicoli che durava da decenni, ottenuta sopprimendo una corsia veicolare”.

Prima dell’inizio dei lavori Monza in Bici ha spiegato di aver “sperato in una soluzione che accontentasse tutti e quindi sia le auto, che i pedoni che i ciclisti, ma è stata una speranza vana”. Posizione ferma, invece, quella presa dall’Assessore che si dice “convinto di aver fatto il meglio e i riscontri sono positivi”. Tra le tante soluzioni proposte dal comitato vi è anche quella di posizionare una rotonda che, a loro dire, “avrebbe trovato tutte queste soluzioni evitando anche l’installazione dei semafori”. Una posizione questa non condivisa da Paolo Confalonieri che ha commentato: «Le rotonde sono quanto di meno sicuro esiste per ciclisti e pedoni e mi stupisco dell’affermazione; abbiamo subito scartato l’ipotesi rotonda per largo mazzini, dovendo assicurare gli attraversamenti. Il semaforo era necessario e su questa ipotesi si è completato e rivisto il progetto iniziato dalla precedente amministrazione, peraltro con una spesa complessiva di gran lunga inferiore (200.000€ e non 2.000.000€)”.

progetto - prospetto - largo mazzini monzaNon solo la sicurezza di chi vi viaggia su due ruote, Monza in Bici ha posto all’attenzione dell’amministrazione monzese anche il problema dell’inquinamento: “L’alto tasso di inquinamento atmosferico che interessa la nostra città e che ha come unica soluzione l’arrivo della pioggia, siamo convinti essere ben contrastato invece da una forte mobilità ciclistica”.  Il problema dell’inquinamento però, ha commentato Confalonieri, non è solo un problema di Monza ma di tutte le città nella Pianura Padana e il il biciplan messo in atto dall’amministrazione ha proprio lo scopo di incentivare l’uso della bici.

L’assessore, infine, si è detto dispiaciuto nel rilevare che il gruppo monzese non apprezza “le migliorie che apportate anche per i ciclisti”.

Ecco, punto per punto, le risposte dell’Assessore Paolo Confalonieri alle osservazioni di Monza in Bici:

1 -MonzainBici: Almeno in un attraversamento pedonale (ce ne sono due) si disegnino i “quadrotti” per dare la precedenza alle biciclette e non dover scendere dalla bici per attraversare la piazza.

– Confalonieri: I “quadrotti” sono indicati dal codice della strada per l’attraversamento di itinerari ciclopedonali di tipo promiscuo. Un attraversamento pedonale non puo’ avere i “quadrotti”.

2 – MonzainBici : In via Caduti del Lavoro è stato collocato un cordolo, ma non si capisce perchè arrivati in Largo Mazzini le biciclette vanno portate a mano. Chiediamo di togliere il divieto di restare in sella alle biciclette.

– Confalonieri: In via Caduti del Lavoro è stata realizzata una ciclabile bi-direzionale per la sicurezza di ciclisti e pedoni, ottenuta sopprimendo una corsia veicolare. La nuova ciclabile risolve il conflitto fra ciclisti e veicoli che durava da decenni. Il segnale all’ingresso di Largo Mazzini indica la fine della ciclabile perchè di questo si tratta e avvisa che i ciclisti devono proseguire su un tratto solo pedonale (come il sottopasso Durini-Grassi).

3 – MonzainBici: La corsia ciclabile disegnata in via Turati è un buon elemento per portare i ciclisti al semaforo, ma deve avere una continuità per attraversare in sicurezza la piazza. Quindi penso  sia possibile continuare con la corsia ciclabile fino a raggiungere C.so Milano (domani potrebbe esserci una ciclabile che raggiunge la Bettola MM1 da C.so Milano/Via Borgazzi).

– Confalonieri: Si sarebbero dovuti creare movimenti semaforici per i ciclisti non compatibili con l’insieme dell’incrocio. I ciclisti condividono la stessa sede veicolare.

4 – MonzainBici: Stessa cosa in via Azzone Visconti. Tra l’altro quasi all’incrocio arriva una ciclabile (così continuiamo a chiamarla anche se manca completamente la segnaletica verticale e orizzontale). Per dare continuità ad Azzone Visconti la corsia potrebbe unirsi a quella di via Turati per procedere unita in c.so Milano.

– Confalonieri: Miglioreremo la segnaletica della ciclopedonale promiscua di via Azzone Visconti (non è una ciclabile).

5 – MonzainBici: Forse in via Gramsci si potrebbe ricavare uno scivolo per chi raggiunge la piazza in bicicletta.

– Confalonieri: Si può valutare ma non è un itinerario ciclabile.

6 – MonzainBici: su tutto il largo limite di velocità a 30Km/h.

– Confalonieri: E’ area di incrocio e per come è strutturato l’incrocio raramente lo vedo percorso ad alte velocità.

7 – MonzainBici: togliamo per favore quel finto praticello di plastica!

– Confalonieri: E’ una richiesta irrilevante ai fini del miglioramento del traffico ciclistico.