Monza, Forza Nuova in difesa della famiglia naturale. Sel, “Sono senza idee”

Forza Nuova, campagna rivolta ai genitori «Segnalate iniziative di propaganda gender ed omosessualista nelle scuole dei vostri figli».
Educazione sessuale gender nelle scuole: la campagna di Forza Nuova
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Prosegue la campagna in difesa della famiglia naturale avviata da Forza Nuova. Ieri mattina i genitori di altri 5 istituti scolastici monzesi, hanno trovato affisse le locandine della campagna che ha per hashtag #PERLAFAMIGLIA.
Una campagna, quella condotta, che prevede attraverso email e un numero verde, la possibilità per i genitori «di segnalare iniziative di propaganda gender ed omosessualista nelle scuole dei loro figli» così come spiegato da quelli di Forza Nuova.
A scatenare il tutto sarebbe stata la proposta di Sel, approvata lo scorso anno in consiglio comunale, di diffondere il progetto Rainbow nelle scuole monzesi.
«Si sta applicando in numerose scuole materne ed elementari d’Italia il documento standard per l’educazione sessuale in Europa che prevede tra l’altro, nelle fascia di età fra i 4 e i 6 anni, l’introduzione alla masturbazione infantile precoce, la capacità di identificare i genitali nei dettagli e l’identità di genere, ovvero la scelta se essere maschietti o femminucce – scrive Forza Nuova – Tutto ciò, anche in altri paesi dove simili strategie educative sono da tempo applicate, come in Inghilterra e Australia, ha già causato una sessualizzazione precoce della gioventù che ha portato ad un aumento degli abusi sessuali (anche tra giovani), alla dipendenza dalla pornografia, all’attività sessuale prematura con connesso aumento di gravidanze e aborti già nella prima adolescenza, e all’aumento della pedofilia. […] Se a casa sua ognuno è libero di fare ciò che vuole, nelle scuole dei nostri figli NO. La nostra iniziativa sul territorio monzese tra poco toccherà anche Seregno. Nelle prossime settimane inizieremo a pubblicare un primo elenco di attività svolte o in programma di svolgersi nelle scuole italiane, in favore della teoria gender e mascherate da non meglio precisati percorsi di formazione contro le discriminazioni. Verrà anche stilato un elenco dei libri di testo e delle case editrici che sono funzionali alla diffusione della teoria gender. Ovviamente le segnalazioni dei genitori di Monza e prossimamente di Seregno, andranno ad incrementare questa raccolta di dati, al fine di difendere i bambini e informare i genitori».
La campagna avviata da Forza Nuova non è condivisa dal capogruppo monzese di Sel, Alessandro Gerosa: «Che noia! Forza Nuova evidentemente a corto di idee politiche ci riprova facendo terrorismo psicologico davanti alle scuole monzesi, ergendosi a difensore non richiesto della “famiglia naturale”. Non c’è davvero da curarsi di loro, ma guardare e passare oltre: perché l’unica “famiglia naturale” esistente è quella fra due persone che si amano. Ed è il diritto all’amore, il diritto alla famiglia, il diritto alla autodeterminazione del proprio corpo e il contrasto ai pregiudizi e alle discriminazioni che il Comune di Monza sta promuovendo e continuerà a promuovere, nel consenso dei cittadini monzesi. Gli sparuti drappelli di intolleranti e i populisti si mettano il cuore in pace».
“Una campagna basata su una informazione deviante e non veritiera“: così Viviana Bruno, presidente di Meladailabrianza ha commentato le affissioni di Forza Nuova.
«L’ideologia gender non esiste. Fare educazione sessuale nelle scuole non significa nulla di tutto ciò che il gruppo di Forza Nuova sostiene. Si tratta di materiale prodotto da psicologi, educatori ed esperti con alle spalle studi ventennali. Studi certi, a differenza loro che non citano mai le fonti. Si sta facendo una informazione sbagliata – prosegue -Si voglino nascondere dietro ad una tradizione che non esiste. L’omosessualità non è una malattie e neppure una scelta di vita. Mostrare un documentario con dei topolini non renderà i figli omosessuali. Tutto quello che sostengono è frutto dell’ignaranza e a maggior ragione è necessario educare i giovani nelle scuole. Chiedo inoltre che vengano verificate queste affissioni, se siano o meno, autorizzate.Lo scorso anno Meladailabrianza ha portato avanti la campagna “OHANA significa famiglia”, una campagna di informazione e sensibilizzazione sul tema dell’omogenitorialità che si pone come fine l’abbattimento degli stereotipi che circondano il desiderio delle coppie omosessuali di creare una famiglia e di diventare genitori, portando a testimonianza ricerche scientifiche la cui attendibilità è comprovata e che suffragano ampiamente la possibilità di un bambino di crescere in modo sano con genitori omosessuali. Per questa nostra iniziativa noi abbiamo fatto regolare richiesta di affissione pagando quanto richiesto. Chiedo dunque che si verifichino anche le loro autorizzazioni».