Villa Reale, Maroni: “Le nostre imprese chiedono meno tasse”

Il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, questa sera, alla Villa Reale di Monza, ha partecipato all’evento ‘Top 500 Monza e Brianza’.
“Le imprese lombarde, in questi anni, hanno tenuto nonostante la crisi, hanno risposto bene nonostante la
difficoltà dovuta al contesto sfavorevole rispetto ad altri Paesi europei, perché qui c’è una burocrazia più lenta e più
costosa e ci sono le tasse più elevate”. Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, questa sera,
alla Villa Reale di Monza, nel corso dell’evento dal titolo ‘Top 500 Monza e Brianza – Un territorio di eccellenze, un modello per lo sviluppo del Paese’, iniziativa che punta a valorizzare il ruolo del manifatturiero lombardo all’interno dell’economia italiana come motore per la ripresa economica, a cui il presidente ha preso parte insieme all’assessore regionale alla Casa, Housing sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala.
“Contro la burocrazia inefficiente siamo fortemente impegnati come Regione, con misure concrete, come dimostra l’iniziativa che abbiamo lanciato dei 30 ‘angeli anti burocrazia’, che servono alle nostre imprese per ridurre i costi e accelerare i tempi per le autorizzazioni pubbliche – ha spiegato Maroni -, un’iniziativa sperimentale, che abbiamo voluto per dare un aiuto concreto alle nostre imprese, mentre per le tasse troppo elevate chiedo al Governo, qui presente con il ministro del Lavoro, di abbassare le tasse, di lasciare in Lombardia i soldi pagati in tasse dalle nostre imprese”.
“Se potessimo fare anche noi come la Sicilia, se avessimo anche noi lo statuto speciale della Sicilia, avremmo risolto tutti i nostri problemi – ha proseguito Maroni -, certo, ci vuole coraggio per farlo e non credo che questo Governo lo abbia, ma noi andremo avanti lo stesso. Nei prossimi giorni in Commissione arriverà la proposta di referendum per la Lombardia a Statuto speciale: questa è la strada da seguire, la soluzione che risolverebbe tutti i problemi delle imprese lombarde”.