Villa Reale, dopo il no del TAR scatta la controffensiva del comitato

Il comitato “La Villa Reale e anche mia” non si arrende. Nonostante il Tar abbia rigettato il ricorso contro il bando, l’associazione ambientalista ha deciso di rilanciare.
Il comitato “La Villa Reale e anche mia” non si arrende. Nonostante il Tar abbia rigettato il ricorso contro il bando che ha affidato i lavori di recupero e la gestione ventennale di Villa reale a un privato l’associazione ambientalista ha deciso di rilanciare.
Gli esponenti del comitato hanno puntato il dito contro il motivo che ha spinto i giudici a scartare il loro ricordo: la mancanza di interesse ad agire. Proprio per questo motivo stanno pensando di rivolgersi alla Procura o alla Corte dei conti con un esposto. Magari, dicono, loro hanno maggiore interesse ad agire.
“La sentenza – hanno spiegato gli ambientalisti in una nota – perviene a distanza di quasi un anno dalla fissazione della prima udienza. La Villa reale nel frattempo è stata proclamata sede dell’Expo che è ormai imminente. Consideriamo che una pronunzia di annullamento avrebbe comportato conseguenze e ripercussioni gravi sull’Expo medesimo”.
Ma la controffensiva del comitato non finisce qua. Sotto accusa finisce anche il sindaco Roberto Scanagatti, al quale chiedono di aprire un confronto pubblico per discutere l’uso della Villa ed evitare situazioni tipo la festa di Halloween dello scorso autunno. (Leggi cosa era accaduto)