Modella svedese sequestrata e stuprata per mesi a Cinisello Balsamo

Sequestrata da mesi la 23enne è stata salvata dall’intervento dei carabinieri, intervenuti grazie alla segnalazione di un vicino di casa che l’ha sentita gridare.
Spacciandosi per agente di modelle l’ha contattata e poi stuprata, torturata, picchiata e segregata per sei mesi. Ha ripetuto il medesimo copione di sette anni fa, il 42enne di Cinisello Balsamo arrestato dai carabinieri per aver sequestrato una modella svedese di 23 anni, uscito di galera dopo la prima condanna nel 2013, per aver stuprato, picchiato e segregato una diciottenne nel suo garage.
Arrivata in Italia a settembre per lavorare nel mondo della moda (aveva appena partecipato a “Miss Svezia”), la ventitreenne è stata contattata dallo stupratore che, spacciatosi per manager con vari agganci nel mondo della moda milanese, le ha promesso servizi fotografici e passerelle. Dopo averla incontrata e convinta della sua buona fede, l’uomo l’ha corteggiata fino a convincerla a seguirlo nel suo appartamento. Lì sono iniziati i mesi di botte, minacce, torture e stupri, ai quali la giovane non ha saputo opporsi temendo per la propria vita. Dopo averle distrutto il telefonino e per non mettere in allarme la sua famiglia, l’uomo la costringeva a telefonate settimanali sotto stretto controllo e minacce.
Quando la ragazza è stata salvata dai carabinieri, chiamati da un vicino che credeva di essere testimone di una lite in famiglia, non è stata in grado di parlare per ore, tanto era forte il suo grado di shock. Accompagnata in ospedale, dove è ricoverata, attende ora l’arrivo della sua famiglia dalla Svezia.
Il 42enne, che nel 2008 aveva legato, picchiato, frustato e stuprato una 18enne per cui ha scontato una pena di quattro anni di reclusione, è stato arrestato per violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni aggravate e continuate.