La Provincia dice “no” al monumento al pilota di F1 Vittorio Brambilla

L’installazione, uno storico musetto arancione della March di F1, doveva essere posizionata su di una rotonda a Sovico, ma la Provincia ha detto no per motivi di sicurezza
Scoppia la polemica per la mancata realizzazione del monumento dedicato a Vittorio Brambilla. A dare fiato alle trombe (attraverso il suo blog) è stato il consigliere provinciale della Lega, Andrea Monti, che ha puntato il dito contro la mala burocrazia responsabile, a suo dire, della bocciatura del progetto.
In particolare, Monti se l’è presa con la Provincia di Monza e in seconda battuta con l’amministrazione comunale di Sovico, sul cui territorio dovrebbe essere installato il monumento: il mitico musetto arancione della March di F1, la macchina utilizzata dal campione brianzolo anche nell’unico Gp vinto, quello d’Austria nel 1975.
Il problema, però, è che secondo chi ha progettato il monumento, vale a dire la Beta Utensili, il musetto dovrebbe essere installato come ornamento di una rotondalungo la provinciale Monza – Carate. Tuttavia, ha spiegato Monti, dopo una lunga “serie di lettere, incontri, confronti, modifiche e varianti, ecco arrivare il fatidico responso: la Provincia di Monza e Brianza nega il permesso”.
“Non credo sia nemmeno il caso di addentrarci nei meandri paludosi di una fitta normativa fatta di commi, articoli, complicati calcoli geometrici e leggine varie – ha aggiunto Monti -. Non mi interessa, ovvero da quello che noi tutti possiamo vedere con i nostri occhi guidando per le strade delle nostre province, Monza e Brianza compresa, le rotonde con installazioni di ogni tipo abbondano”. In Provincia, però, non ci stanno. I funzionari hanno effettuato una serie di sopralluoghi e misurazioni e alla fine hanno negato il permesso.
Il motivo è molto semplice: un monumento di quel tipo limiterebbe la visuale degli automobilisti e renderebbe pericolosa la viabilità di quel tratto di strada.