Sciopero ispettori vigilanza INPS: da Monza una lettera aperta

20 marzo 2015 | 12:08
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Sciopero ispettori vigilanza INPS: da Monza una lettera aperta

Gli ispettori di vigilanza del lavoro hanno scioperato quattro ore, da Monza lettera aperta del coordinamento monzese USB

Gli ispettori di vigilanza del lavoro hanno scioperato quattro ore, due giorni fa, contro “l’attacco alle tutele dei lavoratori che parte dal jobs act e passa per la soppressione degli ottantacinque uffici di vigilanza delle direzioni territoriali del Lavoro e la costituzione dell’agenzia Unica di Vigilanza”.

Lo sciopera si è verificato in tutta Italia, a Monza è coinciso con un convegno intitolato “Il contrasto al fenomeno criminale nella provincia di Monza” tenutosi all’Inps.

In una lettera aperta il coordinamento monzese USB ha spiegato il perché della sua decisione. Tra le motivazioni “il mancato invito ai rappresentanti dei lavoratori e delle lavoratrici che mettendoci la faccia quotidianamente conducono la battaglia in prima fila nel territorio laddove più si annida il pericolo dell’illegalità”.

“Per il mondo del lavoro dipendente con il jobs act accadrà un fenomeno molto simile a quello che in precedenza venne determinato dall’istituzione della gestione separata”, spiega Luigi Romagnoli, dell’Esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego. “Infatti, come nel 1996 molti giovani con contratto di lavoro subordinato furono costretti a dare le dimissioni per essere poi riassunti con contratto di collaborazione e con minori tutele, oggi, con il contratto a tutele crescenti, saranno numerose le aziende che modificheranno i rapporti di lavoro, ritenendo quello del jobs act un contratto per loro più favorevole per lo sgravio dei contributi e per la libertà di licenziamento senza obbligo di reintegro”.

“Il Governo – prosegue il dirigente USB – vuole cancellare ogni residuale diritto e ogni tutela dei lavoratori. La soppressione degli 85 uffici territoriali del Lavoro è un ulteriore arretramento dello Stato dal territorio e la cancellazione di spazi di legalità per i lavoratori. L’Agenzia unica della Vigilanza toglie autonomia alle funzioni oggi riconosciute a INPS-INAIL-MDL, mettendo l’attività di Vigilanza sotto lo stretto controllo politico del governo”.

“Non servono nuovi apparati burocratici. E’ necessario invece un maggiore coordinamento dell’attività di Vigilanza e investimenti in una piattaforma informatica comune, che faccia evitare la duplicazione delle ispezioni e utilizzi al meglio le risorse disponibili. Sempre che si voglia attuare una vera lotta all’evasione contributiva e all’illegalità”, conclude Romagnoli.