Monza, scuola Citterio: botta e risposta tra sindaco e Asl sui rifiuti pericolosi

Dopo la lettera di Roberto Scanagatti indirizzata ad Arpa e Asl MB qualche settimana fa, giunge la risposta da viale Elvezia.
“I vostri comportamenti sono contradditori, realizzeremo la scuola Citterio su un’altra area. Chiedo analisi immediate sull’edificio esistente”. Queste le parole poste nero su bianco nella lettera che il primo cittadino di Monza, Roberto Scanagatti, ha indirizzato ad Arpa e Asl MB solo qualche settimana fa. Il sindaco del capoluogo brianzolo in quell’occasione ha denuncianto il comportamento, definito da lui contraddittorio, delle agenzie sulla vicenda della messa in sicurezza dell’area su cui sarebbe dovuta sorgere la nuova scuola Citterio.
La lettera del primo cittadino, in cui chiedeva che le autorità sanitarie dispongano “immediati interventi per la verifica di eventuali pericoli connessi all’utilizzo dell’edificio esistente”, è giunta a destinazione.
Pronta la risposta dell’Asl di Monza e Brianza che attraverso una nota stampa comunica: « In relazione ai lavori di messa in sicurezza dell’area attigua alla Scuola Citterio in via Sangalli e viale Foscolo a Monza e a seguito degli articoli di stampa pubblicati nelle scorse settimane, ci sentiamo in obbligo di comunicare che ASL di Monza e Brianza ha svolto e svolge il proprio compito istituzionale correttamente e in ottemperanza alle norme in vigore. Nel caso specifico con la partecipazione dei propri tecnici alle Conferenze dei Servizi, sin dalla prima convocazione del 15 marzo 2013, insieme ad ARPA, Provincia di Monza e Brianza ed Amministrazione Comunale».
L’azienda inoltre specifica che: «ASL non ha espresso alcun parere prima della comunicazione dei dati relativi alle indagini integrative del 2014, effettuate su 30 campionamenti a differenti quote di profondità, richieste in sede di Conferenza dei Servizi e comunicate in data 5 dicembre 2014. Tali indagini hanno caratterizzato l’area, denotando uno stato di contaminazione diffuso, per la presenza di rifiuti con codifiche CER-170504 (rifiuto non pericoloso) e CER-170503 (rifiuto pericoloso). Pertanto, preso atto dei rilievi, questa Amministrazione ha espresso le proprie valutazioni di competenza, precisando che la normativa vigente non prevede il recupero di aree interessate da abbandono di rifiuti mediante la realizzazione di manufatti edilizi destinati alla permanenza di persone. Per quanto concerne la richiesta dell’Amministrazione Comunale di “… immediati interventi di verifica di eventuali pericoli connessi all’utilizzo dell’edificio esistente” si precisa che le eventuali verifiche delle condizioni di salubrità dell’immobile spettano al proprietario/utilizzatore».