“Sballo 2.0” Spaccio via Whatsapp: 10 minori brianzoli coinvolti

19 marzo 2015 | 09:09
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“Sballo 2.0” Spaccio via Whatsapp: 10 minori brianzoli coinvolti

Ci sono anche dieci minorenni brianzoli tra gli indagati perché facenti parte della una rete dello spaccio tramite WhatsApp.

Ci sono anche dieci minorenni tra gli indagati perchè facenti parte della rete dello spaccio tramite WhatsApp, sgominata da una complessa indagine della Polizia di Stato di Monza.
Le attività investigative sono partite proprio a seguito di un episodio che ha visto coinvolta una 14enne brianzola, vittima di un episodio dissociativo causato dall’assunzione di Ketamina in una discoteca milanese, nel gennaio 2014. Attraverso la sua rete di conoscenze e l’attività tecnica, gli inquirenti sono arrivati ad individuare un gruppo di dieci minorenni residenti nel monzese che smerciavano piccole quantità di droga comunicando tra loro e con i “clienti” utilizzando emoticon simbolo per i vari tipi di droga, acquistata da uno spacciatore di Milano. “A lui facevano riferimento tutti e sessantuno gli indagati – spiega il Primo Dirigente della Polizia di Stato di Monza Angelo Re – abbiamo stimato un giro d’affari per circa 1500 euro a settimana di media. Suddivisi in gruppi o singolarmente, tutti gli indagati (provenienti da Monza, Verbania, Como, Lecco e Desenzano del Garda) erano in contatto e si scambiavano diversi tipi di droga secondo necessità”.
La Polizia di Stato ha ricostruito la rete di giovani, tutti italiani ed insospettabili, che spacciavano marijuana, hashish, cocaina e droghe sintetiche, grazie ad una intensa ed articolata attività info-investigativa atta a decifrare il linguaggio in codice utilizzato dai giovani spacciatori. Le più comuni emoticon previste dalla applicazione “WhatsApp” e dal social network “Facebook” rappresentavano i diversi tipi di droga (un quadrifoglio rappresentava una dose di marijuana, l’omino con la testa fasciata o il cuore l’hashish, ed espressioni in slang definivano le quantità (andiamo a “bere” per un litro di ketamina o dieci libri per dieci grammi di marijuana). In tutto gli indagati sono 61, tra i quali 8 arrestati e 5 con obbligo di dimora. Dalle perquisizioni domiciliari effettuate a carico di tutti gli indagati, sono stati sequestrati ingenti quantitativi di marijuana, hashish, cocaina, ketamina, “francobolli” imbevuti di LSD, denaro proveniente dallo spaccio, banconote false nonché numeroso e vario materiale utilizzato per il confezionamento, il trasporto e l’occultamento degli stupefacenti. Trovata anche una “miniserra”, dotata di lampade e tubi di areazione, per la coltivazione casalinga delle piantine di marijuana.