Colonia di Noli, sul Comune piomba una tegola da 295 mila euro

L’edificio venduto nel 2011 fonte di nuovi guai per l’amministrazione. La società che rilevò l’immobile chiedere un risarcimento per la mancata esecuzione di lavori per la messa in sicurezza dell’area
Da luogo di svago per i monzesi meno abbienti, la Colonia di Noli si sta trasformando in un vero e proprio tormentone per l’amministrazione comunale. Proprio quando il Comune pensava di avere definitivamente chiuso il capitolo relativo al recupero dell’edificio con la sua vendita, sul tavolo del sindaco, Roberto Scanagatti, è arrivato l’incartamento relativo a una richiesta di risarcimento danni di 295 mila euro per non avere provveduto alla eliminazione del rischio idraulico. La richiesta di danni è stata presentata dalla società ligure Orsa 2000, che ha acquistato l’immobile nel 2011 per 1,8 milioni di euro.
La Colonia di Noli è stata per anni al centro di accese discussioni sul suo recupero. Fino alla metà degli anni Settanta è stata infatti il luogo dove molti giovani monzesi (sopratutto quelli appartenenti a famiglie meno abbienti) trascorrevano le vacanze estive. La Colonia era in sostanza l’opportunità che l’amministrazione metteva a disposizione per trascorrere qualche giorno in un ambiente salubre, lontano dalla città.
Nel 2011, al termine di infine polemiche, l’ex giunta targata Pdl – Lega riuscì e cedere l’immobile a una società immobiliare della zona. Il progetto prevede di trasformare l’edificio in una residenza di lusso con una trentina di appartamenti. Tuttavia, i lavori hanno subito ritardi e la società immobiliare ritiene che la responsabilità sia dell’amministrazione, rea di non avere provveduto alla messa in sicurezza dell’area. In particolare, la società ligure chiede al Comune di Monza il rimborso dei costi sostenuti per la realizzazione del potenziamento del canale deviatore del Rio Messina e per tutti i ritardi conseguenti alla mancata realizzazione delle opere previste dal contratto.