
Forti e Liberi e Gerardiana, ossia la storia della pallacanestro a Monza: le due antiche realtà cestistiche cittadine si affronteranno venerdì prossimo nel derby, che a livello giovanile ha appassionato diverse generazioni.
Forti e Liberi e Gerardiana, ossia la storia della pallacanestro a Monza: le due antiche realtà cestistiche cittadine si affronteranno venerdì prossimo nel derby, che a livello giovanile ha appassionato diverse generazioni.
Le due prime squadre non si sono mai incrociate in campionato fino alla scorsa stagione per via del differente “target”: compagine cittadina la prima, formazione oratoriana la seconda. La radiazione dalla Federazione della sezione pallacanestro della Forti e Liberi Monza avvenuta nel 2011, quando la società si trovava in quarta serie, ha fatto sì che l’ultradecennale derby si proponesse anche a livello seniores. La neonata Forti e Liberi Monza 1878 ha infatti scalato le ultime due categorie e la scorsa stagione ha affrontato la Gerardiana Monza nel torneo di Promozione. Si sono fatte il dispetto di vincere in casa della rivale, dopodiché entrambe hanno poi ottenuto in estate il ripescaggio, presentandosi dunque appaiate ai nastri di partenza della Serie D, che è il sesto livello del basket in Italia.
L’attuale stagione è però stata vissuta da prospettive diverse. Mentre la Forti e Liberi è ancora in lotta per la promozione, la cui conquista rappresenterebbe dunque la quarta salita di categoria consecutiva, la Gerardiana ha ottenuto la salvezza proprio domenica scorsa, vincendo sul campo della Casati Arcore. Nell’ultima giornata, al contrario dei biancorossi, i bianconeri sono usciti sconfitti dalle mura amiche del palazzetto Forti e Liberi. A batterli l’USSA Nova Milanese, che ha così staccato il biglietto per la Serie C Regionale. Agli uomini allenati da Alberto Decio non resta a questo punto che sperare di entrare nei play-off, ai quali parteciperanno molte squadre per pochi posti disponibili per la categoria superiore.
Tre le gare rimanenti di regular season e la prossima sarà la “stracittadina”. La Forti e Liberi, terza in classifica ex aequo con il CRAL Dalmine e il Varedo a quota 40 punti, si recherà alla palestra NEI di via Enrico da Monza venerdì dove alle ore 21.30 i gemelli arbitri Peter e Thomas Bellotti di Lonate Pozzolo daranno il via alla contesa che vedrà il team bianconero di fronte alla Gerardiana guidata da Marco Curti, terz’ultima in graduatoria con 12 punti.
L’ingresso sarà come sempre gratuito e la speranza dei due presidenti è che i monzesi amanti del pallone a spicchi stacchino la tv con le immagini della Serie A o del campionato NBA per godersi dal vivo un piccolo derby ma, come scritto a inizio articolo, molto sentito da chi ha giocato nelle giovanili dei due club.
“È normale che ci sia una certa rivalità tra società della stessa città – conferma il presidente biancorosso Gianfranco Scotti – Ma quella tra noi e la Forti e Liberi è una rivalità sana. In passato ci sono stati anche tentativi di collaborazione e pure adesso abbiamo rapporti più che buoni a tal punto che le nostre due società, assieme alle altre due di Monza che hanno un settore giovanile ben strutturato, cioè l’Eureka e l’ASO San Rocco, hanno avviato un percorso atto a creare un polo cestistico, così da non disperdere le risorse e diventare un punto di riferimento nella zona (insomma, una sorta di Consorzio Vero… Basket, ndr)”. Intanto è tempo di derby… “Noi giocheremo mentalmente liberi perché domenica scorsa ci siamo salvati matematicamente. È stata importante la vittoria ad Arcore per il fatto che eviteremo patemi nelle ultime tre partite. Già contro la Forti e Liberi il pronostico è chiuso: loro hanno una caratura tecnica diversa dalla nostra e non dovranno fare passi falsi da qui alla fine. Però la giocheremo come un vero derby, se non altro per evitare di perdere 75-44 come nella gara di andata. Comunque, la nostra nuova esperienza in Serie D dopo tanti anni è stata soddisfacente, nonostante i problemi affrontati in corso di stagione, in primis quello del cambio di allenatore. Il ‘roster’ è praticamente quello del campionato di Promozione ed è composto da ragazzi che non solo non ricevono rimborsi spese, ma si pagano pure la visita medica. Chi viene a giocare da noi viene solo per divertirsi”. Del resto la Gerardiana non ha mai perso nella sua ormai lunga storia quella matrice oratoriana e quello spirito di squadra di quartiere che ha come primo obiettivo far fare ai ragazzi sport in amicizia… “Lo scorso dicembre l’attuale società ha festeggiato i 40 anni di vita, ma in realtà è dal secondo dopoguerra che all’oratorio di San Gerardo e nei paraggi si gioca a pallacanestro – sottolinea Scotti – In occasione della mostra fotografica che abbiamo allestito per la festa molti ex atleti si sono riconosciuti e qualcuno ha anche ricordato i derby con la Forti e Liberi degli anni ’60…”. C’è riscontro di pubblico alle partite? “L’anno scorso ai play-off ne abbiamo avuto molto, ma le sconfitte di questa stagione hanno raffreddato l’ambiente”. L’importante è il numero di tesserati… “Considerando anche le società satelliti del San Gerardo e del Monza International, abbiamo 18 gruppi di allenamento per un totale di oltre 250 tesserati”.
Il presidente della Forti e Liberi, Danilo Carelli, sente meno l’emozione del derby per via delle sue origini varesine: “Sono amico della Gerardiana. So che una volta la rivalità tra le due società era forte, ma adesso non è più così. Molti giocatori delle giovanili di entrambi i club sono in classe assieme a scuola. Però è vero che il derby dà motivazioni e che quando le due prime squadre si affrontano gli spalti si riempiono abbastanza. Naturalmente è nostra intenzione vincere anche la ‘stracittadina’ del girone di ritorno, perché speriamo di qualificarci per i play-off. Il nostro obiettivo di inizio campionato era quello di lottare per la promozione e forse l’avremmo già ottenuta se un nostro forte giocatore non si fosse trasferito a fine gennaio in una squadra di Serie C Regionale e se non avessimo patito qualche infortunio di troppo: nelle ultime due partite, per esempio, non abbiamo potuto disporre di due giocatori di punta”. La scorsa estate è stato allestito un “roster” di alto livello per la categoria: avete molti sponsor? “No, assolutamente. I giocatori non percepiscono neppure il rimborso spese. Molti sono tornati quest’anno a vestire la maglia bianconera per amore di quello che è stata per loro la storica Forti e Liberi in gioventù”. Con le risalite di categoria sta tornando il pubblico al palazzetto di viale Cesare Battisti? “In Serie D siamo penalizzati dall’orario, che è il venerdì sera. Però siamo contenti che vengano molti bambini”. A proposito di piccoli amanti del basket, quanti gruppi e tesserati contate? “Considerando anche quello dei Master, abbiamo 12 gruppi di allenamento per circa 250 tesserati. A Monza ci sono tante società, ma tutte fanno fatica a emergere dalle categorie regionali. Per superare questa frammentazione abbiamo avviato una collaborazione i cui primi frutti si vedranno nella prossima Coppa Alberto Giove, il torneo internazionale di basket giovanile in programma durante la Sagra di San Giovanni”.