Gp di Monza, Ecclestone non fa sconti: “Monza è tradizione, ma la F1 si paga”

16 aprile 2015 | 07:26
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Gp di Monza, Ecclestone non fa sconti: “Monza è tradizione, ma la F1 si paga”

Da Shangai Ecclestone torna a parlare del rinnovo con l’autodromo di Monza oltre il 2016: “Monza è tradizione, ma la Formula 1 si paga”

“Monza è tradizione, ma la Formula 1 si paga”, questo in sintesi il pensiero di Bernie Ecclestone. Una convinzione ribadita più volte durante l’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport dal padre padrone della Formula 1 a Shangai, dove è in corso di svolgimento il weekend del Gp di Cina. Dichiarazioni che riaccendono così la questione del rinnovo con l’autodromo oltre il 2016.

La trattativa è ancora in alto mare e il rischio per Monza è di perdere il Gran Premio di Formula 1 è reale. Il contratto tra l’organizzazione della massima categoria del motorsport ed il circuito brianzolo scadrà alla fine di quest’anno e al momento non ci sono garanzie di rinnovo.

“Due anni fa avevo fatto un accordo con una delle persone che ora non sono più coinvolte nell’autodromo. Prevedeva che per Monza venissero applicate le stesse condizioni economiche degli altri circuiti europei (20 milioni di euro a GP) –dichiara Ecclestone al giornalista Pino Allievi della Gazzetta – Tutto fatto, tutto a posto, strette di mano. Non è successo nulla…”. La situazione quindi è presto detta: c’è un contratto per la gara di quest’anno, non per le stagioni successive. E sconti in vista pare che non ce ne possano essere: “Perché fare condizioni diverse da Zeltweg o Spa? Ho chiesto le stesse cifre e stesse clausole”. Ecclestone appare irremovibile sulle sue condizioni: “Monza è sì la tradizione, ma la F1 si paga”. Condizioni che ricordiamo hanno fatto saltare anche il Gp di Germania. “Perché non hanno voluto o potuto pagare” sottolinea Ellestone.

I tempi stringono e alla presentazione a fine marzo della strategia dell’autodromo i vertici di Aci Milano e Sias, le due società che hanno in gestione il tempio della velocità brianzolo, avevano parlato di maggio come data per avviare il confronto, mese entro il quale Andrea Dell’Orto, presidente di Sias, conta di annunciare il ritorno delle Superbike a Monza. Ma soprattutto, per Sias e Aci significherebbe aprire le trattative con Ecclestone forti di un successo strategico. Il passaggio centrale del piano di rilancio dell’autodromo passa infatti attraverso l’impiego a 360 gradi della struttura.