Meda, è scontro tra Caimi e Sinistra e Ambiente sul Pgt

Il gruppo Sinistra e Ambiente accusa il sindaco: «Perdiamo un altro pezzo di area verde ancora libera a causa di un’amministrazione targata Pd».
È un grido di allarme quello del gruppo Sinistra e Ambiente di Meda: «A Meda si continua a consumare suolo». Succede, infatti, che a Meda l’iter del Piano attuativo per l’ambito di trasformazione AC4 di via Piave sia arrivato all’adozione, approvato con delibera di giunta il 25 marzo.
«Su una delle ultime aree verdi è prevista l’edificazione di tre edifici ad uso produttivo e capannoni su più livelli – spiegano i portavoce via comunicato stampa -. Eppure a Meda ci sono molte strutture simili vuote, e non vi è alcuna necessità di averne altre». «È una soluzione che abbiamo dovuto adottare perché già in fase avanzata – ribatte il sindaco Giovanni Giuseppe Caimi -. In realtà abbiamo ridotto il consumo di suolo, e i proprietari dell’area si sono impegnati a realizzare aree verdi entro i tre anni».
Una soluzione che non soddisfa comunque gli ambientalisti: «Certo, sull’AC4 i proprietari dovranno cedere delle superfici e farsi carico di realizzare parcheggi e una zona di Orti urbani: una posizione poco felice, accanto ad una zona produttiva – lamentano -. Secondo il testo della convenzione, la proprietà ha facoltà di realizzare gli edifici entro 10 anni dalla firma della stessa, anche per lotti funzionali in fasi temporali diverse, mentre dovrà realizzare le opere di urbanizzazione entro tre anni. Per Meda, il risultato è solo che si perderà un altro pezzo di suolo libero in un territorio dove ormai le aree non edificate si contano sulle dita di una mano».
“Il primo frutto avvelenato di un Pgt approvato dal Pd senza lo stralcio degli Ambiti di trasformazione”: così Sinistra e Ambiente definisce questa decisione. «Stiamo pagando il ritardo sul Pgt dovuto al ricorsodel candidato della Lega – motiva Caimi -: siamo rimasti fermi per 7 mesi, e ora abbiamo dovuto fare una rincorsa per portare il piano a termine. Anche noi avremmo preferito una soluzione diversa – concede -, ma questo è un buon compromesso: siamo riusciti ad ottenere in contropartita un ritonro per la popolazione. Certo, con un anno in più di tempo avremmo fatto diversamente».
«È grave che nonostante le ripetute richieste fatte da più consiglieri comunali, dal gruppo di Sinistra e Ambiente e dal nostro consigliere Alberto Colombo in veste di presidente della Commissione Territorio e Ambiente, né il sindaco né l’assessore Buraschi abbiano ritenuto opportuno dare una corretta informazione relativamente agli iter sugli Ambiti di trasformazione – commenta Insieme in Rete. E accusa -: Se Meda perde un altro pezzo di area ancora libera, uno degli ultimi prati nella giungla di cemento e asfalto che ci circonda, lo dobbiamo anche alle scelte di questa amministrazione tutta targata Pd». Caimi, dal canto suo, taglia corto: «Polemica strumentale – conclude -, ora è cominciato l’assalto alla diligenza».