Vietato nel 1992, l’amianto è ancora oggi presente nelle nostre città. Domani se ne parlerà a Mezzago insieme all’assessore di Casale Monferrato.
A tredici anni dalla sua messa al bando, l’amianto e il composto misto al cemento chiamato più comunemente Eternit, è ancora presente in molte parti delle nostre città: con questo materiale, che si è scoperto essere cancerogeno, si costruivano box auto, tetti, pavimentazioni e cisterne d’acqua. Nell’incontro di giovedì sera alle 20.45 nell’auditorium della biblioteca civica si parlerà insieme all’amministrazione comunale e a Infoenergia, società pubblica che si occupa di risparmio energetico e ambiente, delle normative nazionali e regionali, sulla presenza dell’amianto e sul censimento e segnalazione di questo alle autorità: “Da anni ormai si è diffusa una grande sensibilità sui pericoli legati all’Eternit, ma a questo spesso non corrisponde un’azione concreta di smaltimento, specie da parte dei privati, portati a pensare che il problema sia altrove oppure frenati dai costi dell’operazione. Questo tipo di incontri – Sottolinea Giuseppe Bono, Amministratore Unico di Infoenergia – servono proprio ad andare oltre la sensibilizzazione e siamo felici che il Comune di Mezzago si sia dimostrato così attento”.
Si parlerà anche degli incentivi che la normativa prevede: la bonifica e lo smaltimento dell’amianto beneficiano, come ristrutturazione edilizia, della detrazione fiscale del 50% (IRPEF e IRES).
Di tutto questo si parlerà anche con l’ex Sindaco di Mirabello Monferrato (AL) Luca Gioanola, ora Assessore di Casale Monferrato, comune dove nacque l’azienda Eternit, e che ha subito maggiormente i danni di questa sostanza nociva, che ha ucciso decine di operai e parenti dei lavoratori in città.
Oggi Casale Monferrato, insieme a 48 comuni del comprensorio, è all’avanguardia nell’eliminazione dell’amianto dalle aree private, con uno sportello unico contributi amianto, che potrebbe essere un modello anche per un territorio come la Brianza.
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