Monza, il sindaco replica su FB a Striscia la Notizia (ed ecco perchè rifiuta il tapiro)

Dopo il servizio di Striscia la notizia, il sindaco Roberto Scanagatti ha infatti deciso di replicare su Facebook alla troupe di Antonio Ricci. Tante le cose ha da dire a quelli di Striscia.
Dopo l’irruzione di Valerio Staffelli, l’inviato dei “tapiri” nello studio del sindaco per discutere della sicurezza della strade di Monza, il sindaco ha replicato su FB. Tante le cose ha da dire a quelli di Striscia.
Perchè? Perchè tanti, molti sono stati i commenti su quanto riportato nel servizio di Canale 5, alcuni dei quali in merito alla perdita delle staffe proprio del sindaco, Roberto Scanagatti. Al social dibattitto non si è potuto sottrarre neanche il diretto interessato. Il primo cittadino di Monza ha infatti deciso di replicare alla troupe di Striscia: «Quello che più mi dispiace è che il servizio imbastito da Striscia sia partito dalla morte di due giovani ragazzi. Un evento che ha colpito l’intera comunità monzese e che ha gettato nel dolore famiglie e amici di Elio e Matteo. Non mi sono sottratto all’irruzione improvvisa di Staffelli e dell’intera troupe e ho accettato di buon grado un’intervista durata oltre mezz’ora. – scrive il sindaco – Non ho affermato che i provvedimenti di dissuasione della guida pericolosa sono inutili, ma quello che che ho cercato di spiegare è che finché non mettiamo al centro del problema la responsabilità di chi guida, che deve rispettare la vita degli altri e per questo le indicazioni stradali, non riusciremo a risolvere davvero una situazione sempre più drammatica. Ho anche tentato di argomentare che per quanto riguarda gli autovelox, nessuno ne mette in discussione l’efficacia ma il punto è che il codice della strada prevede che su vie urbane come viale Brianza o Via Azzone Visconti dove sono accaduti i due tragici incidenti non sia possibile porre stazioni di rilevamento fisse. Staffelli mi ha anche chiesto perché non installiamo i dossi rallentatori. Ho fatto notare che essendo il viale Brianza nei pressi dell’ospedale San Gerardo, risulta impossibile. Continueremo comunque la nostra attività per promuovere soprattutto la prevenzione. Ma di tutto questo, pur facendo parte dell’intervista, gli spettatori della trasmissione non hanno potuto avere notizia».
A non essere mostrato in onda, ha spiegato il primo cittadino monzese, è anche la mancata consegna del mitico Tapiro d’oro, statuetta che spesso accompagna gli epiloghi dei servizi del giornalista Staffelli.
«Non è stato mostrato il tentativo di consegnarmi il tapiro, che ho decisamente rifiutato perché considero inaccettabile che un simbolo (per chi lo considera tale, per me non lo è) di rimprovero ironico o sarcastico per fatti di una leggerezza incredibile, venga solo lontanamente accostato a episodi che riguardano la morte prematura di due giovani vite. L’ho trovato raccapricciante. Staffelli e’ apparso alquanto disorientato dal mio rifiuto perché evidentemente non gli capita spesso. L’applauso finale è frutto di quella discussione.
E quanto ai semafori rotti, ho ringraziato per la segnalazione che ho immediatamente girato agli uffici affinchè provvedano».
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Chissà se la questione si chiuderà così?