Militari a Monza, è polemica. M5S: “Solo un’operazione di facciata”

A Monza ormai da qualche settimana sono arrivati i militari dell’esercito a presidio del territorio. Il provvedimento, attuato ha suscitato qualche brusio
«Il fascino della divisa? Sì, ma quella di vigili e affini». A Monza ormai da qualche settimana sono arrivati i militari dell’esercito a presidio del territorio. Il provvedimento, attuato su richiesta del Prefetto di Monza e Brianza Giovanna Vilasi nell’ambito dell’ “Operazione strade sicure”, se da una parte è apprezzato dall’altra ha suscitato qualche brusio.
A esprime la propria opinione a riguardo è il Movimento 5 Stelle del capoluogo branzolo: «600 soldati che per 200 giorni pattuglieranno parte del territorio lombardo. Costo complessivo? 7.243.199 euro. – dichiara Nicola Fuggetta, consigliere comunale 5Stelle a Monza – E se avessimo investito questi denari strutturalmente in sicurezza anziché una tantum? Questo a prescindere da come la si pensi sull’impiego dell’esercito. Con quei denari avremmo potuto assicurare alle nostre forze dell’ordine migliori dotazioni e, magari, incrementare il numero di effettivi: così affermano alcuni attivisti».
Non solo i costi, a non convincere i consiglieri pentastellati è anche la “percezione di sicurezza”: «Elemento che, assicura chi ha messo in atto le disposizioni per il nostro esercito, è uno degli aspetti più importanti legati all’intera operazione, ma visti i risvolti pratici dell’azione (solo 2 mezzi e pochi militari che probabilmente non hanno nemmeno la possibilità di effettuare fermi) é evidente che ci troviamo di fronte a una mera operazione di facciata».
A detta dei grillini, dunque, vedere per piazze e marciapiedi persone armate di tutto punto potrebbe creare reazioni opposte a quelle previste: «ovvero un fastidioso senso di disparità tra il semplice passante disarmato e il soldato equipaggiato come in zone di guerra». Risorse, quelle impiegate, che per il Movimento 5 Stelle potevano essere impiegate per aumentare la presenza di vigili per le strade, in modo da contenere possibili illeciti e reati di micro-criminalità.