Monza, recupero ex Macello: l’iter riparte dall’anno zero

11 aprile 2015 | 00:42
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Monza, recupero ex Macello: l’iter riparte dall’anno zero

Archiviata la causa di risarcimento per la mancata riqualificazione, l’amministrazione guarda avanti e prova a rilanciare il progetto

Anno zero per l’area ex macello di Monza. Anni e anni di polemiche e progetti faraonici per recuperare una delle zone abbandonate più suggestive della città sono oramai evaporati sotto l’effetto di una causa civile che ha condannato l’amministrazione comunale a risarcire oltre due milioni di euro alla società che si era aggiudicata la riqualificazione (senza però ricevere in consegna l’area).

Una causa che ha scatenato nuovi veleni, ma che, secondo il sindaco, Roberto Scanagatti, ha consentito anche al Comune di tornare ad avere totale disponibilità del lotto. E a iniziare una nuova progettazione partendo da zero. Magra consolazione di fronte al tempo e ai soldi sprecati in anni di chiacchiere. Tuttavia, il primo cittadino ci crede. Senza dimenticare gli errori del passato. Anzi, facendone magari tesoro, ha infatti dato via libera a una serie di incontri, riunioni e tavoli di confronto sul futuro delle aree dismesse di Monza che culmineranno sabato 11 aprile con un convegno in Villa Reale dal titolo “Patto tra Comuni e imprese per il recupero delle aree dismesse”.

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E l’area dell’ex macello, abbandonata a se stessa dalla metà degli anni Settanta, al centro di mille piani di recupero sempre abortiti, è in cima alla lista. “Stiamo cercando di coinvolgere più esperti possibile sul tema – ha spiegato il sindaco -. Non siamo in grado di far partire i lavori di recupero dell’area per ovvi motivi economici. Ma iniziando a parlarne, a presentare nuove idee, magari si riescono anche a trovare sponsor in grado di finanziare i cantieri”.

All’urban center, pochi giorni fa, l’amministrazione comunale ha aperto una mostra dedicata proprio all’area ex macello. Si tratta della tesi di laurea realizzata da due architetti del Politecnico di Milano che hanno posto l’accento sulle grandi potenzialità del terreno (per maggiori informazioni clicca qui). L’interesse del mondo accademico ha ovviamente stimolato l’amministrazione. In particolare l’assessore all’Urbanistica, Claudio Colombo, che aggiunge: “L’area costituisce un bene prezioso per la nostra città, attualmente in gran parte dismessa e in stato di notevole degrado ma ricca di potenzialità. Il nuovo documento di piano ha dato alcune indicazioni, sulle quali vogliamo aprire una discussione pubblica e partecipata”.

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