Licia Ronzulli sarà (per gioco) la Monaca di Monza: a teatro con processo e sentenza

1 aprile 2015 | 09:43
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Licia Ronzulli sarà (per gioco) la Monaca di Monza: a teatro con processo e sentenza

L’associazione Prospectus, con la collaborazione dell’Associazione nazionale Carabinieri, ha organizzato uno spettacolo al Manzoni con interpreti d’eccezione: il magistrato anti terrorismo Dambruoso presiederà la corte

La Monaca di Monza torna sotto processo per beneficenza. A 400 anni e più dalla scandalosa relazione clandestina col conte Gian Paolo Osio, costata a Marianna de Leyva y Marino la condanna a essere murata viva, Monza riapre il fascicolo di quell’inchiesta.

Grazie a uno spettacolo organizzato dall’Associazione Prospecuts, con la collaborazione dall’Associazione Carabinieri sezione di Monza, la sera del prossimo 20 aprile il teatro Manzoni di Monza ospiterà il secondo atto di quell’inchiesta che sconvolse la città: un “vero” processo con la corte presieduta dal magistrato Stefano Dambruoso, questore anziano alla Camera dei Deputati già titolare dell’inchiesta sul sequestro Abu Omar da parte della Cia, e la pubblica accusa sostenuta dall’ex sostituto procuratore di Monza, Antonio Tanga, oggi ispettore al ministero della Giustizia. Sul banco degli imputati invece ci sarà lei, la Monaca di Monza, impersonata per l’occasione dall’ex eurodeputato Pdl, Licia Ronzulli, difesa da uno degli avvocati matrimonialisti più esperti d’Italia, Maria Bernardini De Pace.

A completare il quadro, i testimoni: Renzo, interpretato dal comico Gabrielle Cirilli, Lucia, parte affidata alla presentatrice Francesca Leto, e Don Abbondio, nei cui panni dovrà calarsi il presentatore Cesare Cadeo. Tutti come se fossero usciti direttamente dalle pagine dei Promessi Sposi, il romanzo che ha narrato le vicende della sfortunata Marianna. Il costo del biglietto d’ingresso è di 12 euro. L’intero ricavato verrà devoluto in beneficienza.