Il comune di Vimercate consumerà solamente nuovo suolo con la costruzione del nuovo piano Esselunga, così la pensa il pentastellato Sartini. Per il sindaco Brambilla il comune sta invece tutelnado al meglio il territorio.
E’ questo il tema su cui continua a susseguirsi un botta e risposta fra l’esponente del Movimento Cinque Stelle Francesco Sartini e il primo cittadino, Paolo Brambilla. Ed è anche il tema trattato sul sito dell’associazione “Salviamo il paesaggio”, che ha parlato proprio di Vimercate e del consumo di suolo in città: “Nel testo viene fatta una critica (che io condivido) – afferma Francesco Sartini – che mette in luce la mancanza di necessità e di prospettiva che emergono dal
piano di intervento “Esselunga”, oltre ad una evidente mancanza di coerenza del nostro comune che ha partecipato al censimento riconoscendo l’elevata quantità di edifici inutilizzati presenti nel nostro comune e nonostante questo decide di costruire nuovi edifici su suolo agricolo.”

Francesco Sartini
Nel 2012 il comune di Vimercate aveva collaborato con l’associazione Salviamo il paesaggio per quanto riguarda il
Censimento del Cemento. “La compilazione è avvenuta nel modo corretto, tanto che la città è risultata tra le 3 più precise della Provincia – affermano da Salviamo il paesaggio –
I numeri cosa dicono? Su poco più di 13.000 unità immobiliari abitative totali presenti nel territorio comunale, quelle non occupate risultavano 2.483 (fonte Banca Dati Ecografica).”
Per Sartini però quel sondaggio è stato usato dall’amministrazione in modo strumentale: “Tale sondaggio è stato citato come giustificativo per la decisione di costruire le torri (testualmente dalla delibera: “L’unica direttiva non seguita appieno è quella relativa alla tipoligia edilizia essendo presenti nel Planivolumetrico edifici a torre, derivanti dalle proposte progettuali del privato, finalizzate tra le altre cose all’utilizzo di una minore superficie coperta complessiva. Il percorso partecipativo, sviluppato dall’AC nell’estate 2014, ha portato a ritenere accettabile tale tipoligia nei limiti in cui la partecipazione si è espressa (cioè soluzione progettuale B).” E come avrebbe potuto la cittadinanza esprimersi contrariamente alle torri? Entrambi I progetti contenevano torri, sia il progetto A che il progetto B. Questa, per me, come ho già avuto modo di dire, è una presa in giro della cittadinanza. Ritengo che la nostra città meriti migliori prospettive e maggiore onestà.”
Alle critiche di Sartini e dell’associazione “Salviamo il paesaggio”
(leggi il testo completo cliccando qui) risponde il sindac
Brambilla che ritiene di aver lavorato per difendere il territorio di Vimercate e salvaguardando le aree verdi: “La presenza di realtà associative come quella di “Salviamo il paesaggio” rappresenta indubbiamente una occasione di contributo culturale a diffondere sensibilità rispetto alla salvaguardia dei valori ambientali dei nostri territori. Valori ai quali rivendico di avere improntato, con energia e realismo, l’azione di pianificazione territoriale e di progettualità ambientale delle mie Amministrazioni, nell’ambito di una competenza diversa da quella dell’associazione, e che ci accomuna, che è quella di essere amministratori pubblici che operano nelle Istituzioni.”