Il presidente Ponti in missione a Roma per salvare i conti della Provincia

14 maggio 2015 | 01:45
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Il presidente Ponti in missione a Roma per salvare i conti della Provincia

La Brianza è la più penalizzata dai tagli romani. A ogni brianzolo spettano poco meno di 20 euro di servizi all’anno contro una media nazionale pari al doppio

“Qui non si tratta di difendere lo status-quo, né di opporci a un cambiamento sicuramente necessario nell’ottica della semplificazione istituzionale. Ciò che chiediamo legittimamente, in una fase di profonda trasformazione dell’Ente, è che vengano applicati criteri equi su base nazionale, perchè i cittadini della Brianza che pagano le tasse non si meritano servizi sotto la soglia”.

Parole di Gigi Ponti, presidente della Provincia di Monza, in procinto di partire per Roma dove domani, venerdì 15 maggio, parteciperà all’assemblea straordinaria dell’Unione Province Italiane. Sul tavolo dell’incontro, la difficile situazione dei servizi ai cittadini, sempre più a rischio a causa del prelievo di 1 miliardo di euro dalla casse provinciali nel 2015: un’operazione che impedirà l’approvazione dei bilanci di previsione 2015 e manderà in dissesto gran parte delle Province.

Secondo i conti degli esperti incaricati da Ponti, la Provincia brianzola  istituita nel 2009 risulta la più penalizzata d’Italia: infatti i criteri adottati dal Sose per la riduzione di risorse non tengono conto in debito conto il driver riferito alla popolazione – 860.000 abitanti in Brianza – considerando i cittadini i fruitori ultimi dei servizi pubblici.

Così, la spesa “efficientata” proposta dalla Società prevede per Mb la cifra più bassa d’Italia, 19,53 euro per abitante, in rapporto a una media nazionale pari al doppio (39,71 euro) e a una media lombarda attestata sui 32,62 euro. Il problema, sottolineano dalla Provincia, è che alla Brianza “viene accollata per il 2015 una riduzione delle risorse superiore al 30%, a fronte di una presunta attuale grave inefficienza”.

Tuttavia, i dati dicono altro. In particolare la spesa media annuale si è mantenuta significativamente sotto la media nazionale, più bassa anche rispetto alla media regionale lombarda: 100,45 euro per Mb, contro i 129,14 della media nazionale e i 105,46 di quella lombarda.