Legge per un fisco più equo, anche a Monza la raccolta firme Cisl

“L’obiettivo per noi è di raggiungere 30mila firme” dichiara Marco Viganò segretario generale Cisl di Monza Brianza Lecco.
La sfida e la macchina organizzativa della Cisl Monza Brianza Lecco è partita. L’associazione sindacale è pronta a far sentire la propria voce a sostegno della legge di iniziativa popolare per un fisco più equo e giusto. Si tratta di un momento di impegno della CISL brianzola a favore della proposta che a livello nazionale vuole essere sottoscritta da 2 milioni di italiani aventi diritto al voto.
“L’obiettivo per noi è di raggiungere 30mila firme” dichiara Marco Viganò segretario generale Cisl di Monza Brianza Lecco. Partita in questi giorni la raccolta continuerà fino a fine giugno. “Attualmente si è a quota 1.800 (dato aggiornato a giovedì 7 maggio ndr), derivanti dall’attività interna al sindacato, ma già da settimana scorsa siamo scesi in piazza con punti di raccolta firme fra i cittadini”.
Ogni martedì verrà organizzato un gazebo davanti al centro di assistenza fiscale di via Dante 6 e davanti alla sede di via Dante 17/A. L’iniziativa sarà attivata anche a Vimercate il venerdì presso la sede di via Rota 9.
Sabato 23 maggio si potrà anche firmare in un gazebo allestito a Monza durante il mercato in area Cambiaghi. La modulistica è stata consegnata anche in tutti i comuni.
La Cisl ritiene che i tempi della politica non siano compatibili con l’aumento dei disoccupati, dei giovani esclusi dal mondo del lavoro e dei nuovi poveri. Dopo sette anni di crisi c’è bisogno di risposte concrete e immediate. Il progetto di legge vuole spingere il Governo ad adottare una riforma del sistema fiscale per cambiare il Paese. “Puntiamo a ridistribuire la ricchezza e il reddito verso coloro che hanno redditi troppo bassi” – aggiunge Viganò.
ECCO I PUNTI SALIENTI DELLA PROPOSTA
BONUS 1000 Euro
La Cisl propone l’introduzione di un bonus di 1.000 euro annui per tutti i contribuenti con reddito individuale fino a 40.000 euro e un bonus di ammontare ridotto e, via via, decrescente per chi ha redditi compresi fra 40.000 e 50.000 euro.
NUOVO ASSEGNO FAMILIARE
Ripensare il fisco per la famiglia con una maggiore equità distributiva e l’introduzione di un nuovo strumento che superi, accorpandoli, gli attuali assegni familiari e le detrazioni per i figli e per il coniuge a carico, attraverso un nuovo sistema di detrazioni d’imposta che cresca al crescere dei carichi familiari e si riduca all’aumentare del reddito.
FISCALITÀ LOCALE AL SERVIZIO DEL CITTADINO
È indispensabile una nuova regolazione delle imposte e tasse locali che preveda un tetto complessivo di tassazione, collegando più chiaramente ciò che si paga alla fruizione dei servizi sul territorio. All’aumentare della fiscalità locale il cittadino deve ottenere una corrispondente riduzione del prelievo fiscale nazionale.
UN’IMPOSTA SULLA GRANDE RICCHEZZA NETTA
Una grande operazione redistributiva di ricchezza a favore di chi lavora, dei pensionati e delle aree sociali medio-basse per correggere le disuguaglianze. La concentrazione della ricchezza mobiliare e immobiliare è aumentata in modo esponenziale mentre il lavoro è sempre più tassato. Va introdotta un’imposta ordinaria sulla grande ricchezza netta che cresca al crescere della ricchezza mobiliare e immobiliare complessiva, con esclusione delle prime case e dei titoli di Stato.
RIDURRE L’EVASIONE FISCALE
L’evasione comporta minori entrate per oltre 180 miliardi di euro l’anno e un maggiore carico su chi le tasse le paga. Bisogna rafforzare le sanzioni amministrative e penali, aumentare i controlli, migliorare la tracciabilità dei pagamenti e l’utilizzo delle carte di credito (senza costi aggiuntivi per le famiglie), introdurre meccanismi di contrasto di interesse che consentano a chi compra di portare in detrazione la relativa spesa, facendo emergere il fatturato oggi occultato.