Norberto Achille, 600mila euro di Ferrovie Nord Milano spesi per vizi

Auto, vizi per moglie e figlio, spese personali. Sono queste, per un totale di denari aziendali di seicentomila euro, le accuse mosse da un’indagine dei carabinieri di Milano a Norberto Achille.
Auto, vizi per moglie e figlio, spese personali. Sono queste, per un totale di denari aziendali di seicentomila euro, le accuse mosse da un’indagine dei carabinieri di Milano a Norberto Achille, fino a ieri Presidente di Ferrovie Nord Milano. Il manager brianzolo si è dimesso in seguito alla notifica a non poter più essere dirigente d’azienda per almeno sei mesi.
Risale a lunedì sera la notifica formale dei carabinieri di Milano al presidente del consiglio d’amministrazione di Ferrovie Nord Milano, che consiste nell’interdizione a dirigere aziende per sei mesi, decisa dal Gip del Tribunale di Milano. Il dirigente di Carate Brianza è accusato di presunta truffa aggravata ai danni di ente pubblico e peculato. Essendo Ferrovie Nord di proprietà di Ferrovie dello Stato e Regione Lombardia, il provvedimento è stato notificato anche al Presidente della Regione Roberto Maroni.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini dei militari milanesi, Achille avrebbe noleggiato due auto aziendali per suo figlio, al costo di duecentomila euro, a cui vanno aggiunte multe e contestazioni per centoventicinquemila euro che il manager ha pagato con la carta aziendale. Oltre a pagarsi abbonamenti pay tv, abbigliamento, pranzi e cene fuori dal contesto lavorativo e scommesse per circa centodiecimila euro e di aver usato indebitamente la carta aziendale per altri ventiduemila, Achille è accusato di aver dato in uso due schede telefoniche aziendali a moglie e figlio, per un totale spesa di centoventicinquemila euro.
Una seconda notifica è stata inviata all’indirizzo di Carlo Alberto Belloni, presidente del collegio sindacale di Fnm, a cui viene contestato l’omesso controllo.